lunedì 14 dicembre 2015

Beppe Grillo, AIDS, vaccini e amenità varie

Dobbiamo riconoscerglielo. Beppe Grillo in quanto a bufale non si è fatto mancare proprio niente andando a pescare persino le panzane più ridicole: dalle nanoparticelle di metallo negli alimenti, alla Biowashball, quella palla che doveva lavare i panni sporchi senza l'ausilio del detersivo, ai cellulari che cuocevano le uova quindi il cervello... (non che la cosa farebbe molta differenza per i complottisti, che il cervello ce l'hanno già ben cotto...).

Ma in tutta la sequela di corbellerie sparate da Grillo durante la sua carriera ce sono alcune proprio monumentali ma particolarmente pericolose perché si inseriscono in un ambito medico-scientifico assai scivoloso e insidioso.

Partendo dall'AIDS (secondo Grillo "la più grande bufala di questo secolo"), passando per i vaccini che (sempre secondo lui) farebbero male o comunque sarebbero inutili in quanto le malattie si estinguerebbero da sole, alla prevenzione oncologica che (sempre secondo l'opinione del comico prestatosi alla politica) sarebbe una tecnica pericolosa perché produce falsi positivi e quindi  favorirebbe gli interessi delle aziende farmaceutiche (Grillo si è perfino spinto ad affermare che in Svizzera avrebbero "scoperto" post mortem che molta gente aveva dei tumori con i quali conviveva così tranquillamente da ignorarne la presenza).

Questo ammasso di idiozie che ricordano da vicino le credenze medievali ha raggiunto l'apoteosi in Apocalisse morbida, uno dei suoi più famosi spettacoli registrato al Forum di Assago nel 1998, di cui restava, per chi se lo fosse (provvidenzialmente) perso, un memorabile DVD fatalmente sparito dal circuito online degli shop di Grillo ma ancora visionabile su YouTube.

A quel tempo Beppe Grillo non aveva ancora iniziato la sua (dis)avventura politica e sotto l'ombrello della comicità poteva dire qualsiasi cosa, per quanto fosse di pessimo gusto ironizzare su argomenti delicati come l'AIDS e il cancro basandosi sulle vaghe e fuorvianti nozioni apprese da blog e siti di "esperti alternativi".

La fiamma del complottismo, però, già stava consumando la sua lucidità.

I complottisti si ritengono più furbi e intelligenti delle persone normali, si considerano tuttologi unti dal Signore, fanno propria qualsiasi idiozia e sentono l'irrefrenabile impulso di condividere le loro "conoscenze" e "scoperte" con il resto dell'umanità (che a onor del vero ne farebbe volentieri a meno) e Beppe Grillo non ha fatto eccezione.

I temi negazionisti sull'AIDS hanno raccolto le maggiori adesioni proprio nelle varie comunità, reali e virtuali, dei grillini, sull'onda delle dichiarazioni espresse da Grillo in spettacoli come Apocalisse morbida.

Per questa ragione, qualche anno fa medici e malati hanno pensato bene di chiedergli spiegazioni attraverso una lettera aperta della LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids) in cui hanno sollecitato una posizione chiara, netta e attuale:

Egregio Beppe Grillo,
le scriviamo perché crediamo che sia venuto il momento di chiedere una sua chiara, aggiornata e seria presa di posizione sul tema Hiv/Aids, dato che il suo nome viene molto sbandierato, grazie a un suo spettacolo di qualche anno fa, in innumerevoli mail che riceviamo e post che affollano i social network nostri e altrui, compreso il suo blog.

Siamo perfettamente consapevoli che lo spettacolo teatrale di un comico, che si avvale di un particolare linguaggio, chiamiamolo iperbolico, non equivale a un programma politico. Altrettanto però non si può dire di parecchi suoi attuali estimatori, che quello spettacolo lo stanno usando contro di noi e contro il buonsenso. Quella, del resto, resta l'unica sua forte, esplicita, pubblica presa di posizione sull'argomento Hiv/Aids: in appoggio alle ipotesi negazioniste. Che oggi vengono riproposte, e con rinnovato vigore, anche facendosi forza della sua sottoscrizione.

Ma veniamo ai fatti. In un suo spettacolo risalente al 1998 lei ha affrontato il tema dell'Aids, definendolo senza mezzi termini “la più grande bufala di questo secolo”, negando il legame tra Hiv e Aids, ovvero negando che sia un virus trasmissibile che danneggia il sistema immunitario favorendo l'insorgere di patologie opportunistiche che possono portare alla morte. L'estratto è reperibile in versioni diverse, per esempio su YouTube. Lo spettacolo era “Apocalisse morbida”, trattava di temi medico scientifici e puntava il dito contro le case farmaceutiche e in generale il business della salute globale.

[...]

Egregio Beppe Grillo, dia una mano alle persone che vivono con l'Hiv e ai loro cari in questa lotta che ormai ha trent'anni e ancora non vede la fine. Alle persone, ai cittadini, che ancora con troppe difficoltà ricevono dalle istituzioni e dai media informazioni corrette e aggiornate, verificate da una comunità formata da medici, ricercatori, clinici, scienziati, ma anche da pazienti e attivisti. Dia una mano a tutti quelli che vivono nei paesi più poveri e che non possono essere curati anche perché l'Italia da anni non versa un euro al Fondo Globale di lotta a Aids, Tubercolosi e Malaria, neppure gli euro promessi.

Abbiamo bisogno di tutti, anche di lei. Abbiamo bisogno di tutto, tranne che di un suo video dove dice che l'Aids è la più grande bufala del secolo.

La lettera risale al 17 maggio 2012 ma Grillo si è guardato bene dal rispondere, anzi, ha deciso molto semplicemente di ignorarla del tutto.

Oggi, dopo aver atteso invano qualche parola, qualche cenno, qualche segnale di fumo (in effetti abbiamo scorto degli anelli all'orizzonte... ma erano le proposte di legge grilline per promuovere la produzione della canapa) abbiamo deciso di far luce su questo ambiguo silenzio da parte di Grillo.

Perché è ambiguo?
Grillo ha sempre fatto della trasparenza il suo cavallo di battaglia (almeno a parole) ma quando si tratta di prendere le distanze da posizioni irrazionali e immorali, che però hanno largo seguito tra i propri fan (con relativo apporto di voti) preferisce tacere o fingersi neutrale, magari concedendo ad altri un po' di spazio sul proprio blog sotto la dicitura "ho ricevuto e pubblico". Un sistema comodo per scrivere ciò che si vuole senza assumersene la responsabilità.

Così è stato nel 2006 quando "ospitò" una lettera del giornalista Giulietto Chiesa che annunciava la nascita del suo trash movie complottista Zero, sugli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001.
E' davvero credibile che Grillo (ma il discorso vale anche per il suo alter ego Casaleggio) non condivida i contenuti delle "lettere" che decide di propagandare attraverso il proprio blog?

Hai voglia, poi, a cercare di prendere le distanze da certe affermazioni, affidando il compito a qualche rappresentante del Movimento 5 Stelle che non può fare di meglio se non obiettare che le affermazioni negazioniste sull'AIDS appartengono a uno show datato... La verità è che per sconfessare certe affermazioni, a prescindere da quanto siano datate, è necessario prendere una posizione netta e chiara: Grillo non lo ha fatto.

Peraltro noi di Perle, che siamo curiosoni, abbiamo spulciato un po' del materiale prodotto dal comico in tanti anni e abbiamo scoperto che il monologo di Apocalisse morbida non è l'unica, e nemmeno l'ultima, circostanza in cui Grillo ha esternato pubblicamente le tesi negazioniste.
Purtroppo per lui, verba volant, scripta manent, e quelle tesi si possono ritrovare pari pari nel libro Tutto il Grillo che conta edito da Feltrinelli nel 2006, ben otto anni dopo quel Forum di Assago. Altro che "vecchio spettacolo"!

Anzi, quelle tesi oggi hanno acquisito il maggior "spessore" della nobile forma cartacea di TUTTO IL GRILLO CHE CONTA, a cui si aggiungono i DVD e i vari testi e filmati che rimbalzano in Rete a imperitura memoria!

Forse anche Tutto il Grillo che conta sparirà dalla circolazione come è successo per il DVD di Apocalisse Morbida, ma la Rete ha la sua memoria (e noi di Perle ci mettiamo il nostro...) e grazie al prezioso aiuto di Google Book possiamo mostrarvi i passaggi del libro che parlano di AIDS:

... l'Aids, la più grande bufala di questo secolo. Ma... cazzo, sta regredendo! Vi ricordate le previsioni apocalittiche dell'82? Sessanta milioni di sieropositivi dovremmo essere, tutte le puttane fosforescenti. Sta regredendo, e nessuno ci riesce a capire un cazzo. I Nobel, Dusberg, Mills, Nobel per la chimica, duecento scienziati stanno dicendo quello che un eretico [indica se stesso] e tanti eretici hanno detto da dieci anni. Gallo, Robert Gallo, di origini piemontesi - e sapete come sono i piemontesi: falsi -, scoprì il virus Hiv nel 1981. L'epidemia di Aids scoppiò nell'82. Prima scoprirono il virus e poi ci voleva l'epidemia, se no che cazzo di virus era? È come scoprire un assassino e poi ci vuole il morto, se no che cazzo di assassino è?
Dicono che è un virus, un retrovirus, che muta. Ogni cinque miliardi di dollari di finanziamento, muta. Sono finiti? Rimuto!

Le parole di Grillo sono sconcertanti. Parla dell'AIDS come fosse un'epidemia contagiosa, ignorando le vere modalità di insorgenza della malattia!

Abbiamo già detto che i complottisti si sentono infinitamente più intelligenti dei comuni mortali e Grillo non manca di sottolineare che lui ha capito già da dieci anni che l'AIDS è una bufala (e lo dice ancora nel 1998!) e si definisce un "eretico", portatore di verità e per questo isolato e quasi perseguitato, tant'è che aveva aperto lo spettacolo di Assago bardato con tanto di bastone e saio nero:


Nella circostanza il Grillo eretico era accompagnato dal sottofondo musicale Carmina Burana (canzoni medievali rielaborate) e sul maxischermo venivano proiettate immagini di uomini torturati e perseguitati:


Un novello Galileo, insomma, non fosse che Galileo era un uomo di scienza e basava le sue scoperte sull'osservazione e la sperimentazione, mentre Grillo è solo un comico e al massimo può osservare e sperimentare quanto facilmente il pubblico abbocchi alle sue corbellerie.

Per amor di precisione, poi, facciamo notare che i nomi esatti degli esperti nominati da Grillo sono Duesberg e Mullis, ma Duesberg non ha mai preso alcun Nobel.

Saremmo curiosi di sapere chi sarebbero gli altri fantomatici "duecento scienziati" a cui allude Grillo...

Di pessimo gusto, poi, le battute rivolte a Gallo e in generale ai piemontesi, che sarebbero "falsi": c'è proprio bisogno di offendere la gente per far ridere?

Secondo Grillo, quindi, HIV e AIDS sono una macchinazione a scopo di lucro dei ricercatori in combutta con le multinazionali farmaceutiche e ciò spiega la ragione per cui il 30 novembre 2012 (più di 6 mesi dopo la lettera della LILA) il suo blog abbia pubblicizzato il libro "denuncia" sul vaccino italiano contro l'HIV di Vittorio Agnoletto (che è proprio il fondatore della LILA).

E' come se Grillo volesse insinuare che anche il ricercatore abbia saltato la barricata arruolandosi tra i negazionisti, ma in realtà Agnoletto è portatore di una teoria diversa, che accusa le multinazionali di non voler realizzare un vaccino contro l'HIV per non pregiudicare i profitti ottenuti con ricerca e cure. Una teoria interessante ma pur sempre solo una teoria, tutta da dimostrare e poco realistica: se le multinazionali avessero davvero un simile potere, non avremmo mai avuto i vaccini che hanno debellato tante altre malattie.
La verità è che le multinazionali sanno sempre come guadagnare (persino dall'acqua, come dimostra il successo dei farmaci omeopatici) e non si farebbero sfuggire l'occasione di far soldi con un vaccino contro l'HIV.

Del resto i complottisti da molto tempo sostengono (avendolo appreso con certezza per mezzo di vie telepatiche direttamente dall'aldilà), che un gruppo di potere senza scrupoli, i famigerati "illuminati" o "padroni del mondo", custodisce in gran segreto (ma non per i complottisti che l'hanno subito scoperto) un'avanzatissima tecnologia, forse di origine aliena, basata su sostanze naturali e quindi completamente innocua, in grado di curare tutti i mali del mondo ma tenuta perfidamente nascosta per favorire lo sterminio dell'umanità o delle sue minoranze più scomode.

Grillo poteva esimersi dal credere alla teoria della pillola magica? Certo che no:

[...] magari c'è una pillola che costa trenta lire che guarisce dall'Aids. Magari c'è una foglia che se la trituri guarisci da un tumore...

Magari ci fosse, invece, una radice che faccia guarire dalla sindrome del complotto...

Insomma, Grillo ce l'ha a morte con le multinazionali farmaceutiche, che inventerebbero a bella posta malattie innocue o inesistenti per vendere farmaci e vaccini, tanto da indurre la popolazione ignara ad affidarsi a esami diagnostici inutili e pericolosi, come quelli per la prevenzione oncologica.

Il comico ha ribadito questo concetto nella prefazione del libro Farmakiller, edito da Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri nel 2008:

Quando la salute è messa in pericolo dai farmaci

Cosa vuol dire essere in salute?
La salute dipende dai farmaci, dalle cure disponibili o dalla tecnologia?
No, dipende dal livello socio-economico, dal clima, dall’alimentazione.
[...]
Nel marzo 2004 le case farmaceutiche hanno abbassato le soglie delle tre malattie più diffuse nel mondo occidentale: l’ipertensione, il colesterolo e il diabete, creando così, da un giorno all’altro, alcune centinaia di milioni di “malati” nuovi.
Il sano è colui il quale non sa ancora di essere malato.

La tematica è così importante per Grillo da inserirla anche nel programma del Movimento 5 Stelle, che nel capitolo dedicato all'informazione sanitaria recita:


"Informare sulla prevenzione primaria [...] e sui limiti della prevenzione secondaria (screening, diagnosi precoce, medicina predittiva), ridimensionandone la portata, perché spesso risponde a logiche commerciali".

Gli esami di screening, dunque, secondo Grillo e deputati del M5S risponderebbero a logiche commerciali... non sembra che il Grillo-pensiero sia cambiato affatto rispetto ai tempi di Apocalisse Morbida... è anzi più vivo e attuale che mai.

Evidentemente le corbellerie in stile Tutto quello che sai è falso di Russ Kick  hanno fatto scuola e hanno ispirato il buon Grillo che ha deciso di riproporle acriticamente ai suoi fan e al pubblico, prima come comico, poi come pseudo informatore, infine come politico, ma sempre come convinto complottista.

E come tutti i complottisti, vuoi per ingenuità e ignoranza, vuoi per presunzione di sé, vuoi per malafede, Grillo continuerà a credere e a propagandare le sue corbellerie senza che nulla possa fargli cambiare la sua distorta visione del mondo.

Nemmeno l'evidenza dei fatti.

Ma intanto l'HIV continua a mietere vittime...

Si ringrazia per le segnalazione: STIP.


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domenica 10 maggio 2015

Mazzucco e il mal di stomaco da terrorismo islamico

Ogni volta che il terrorismo (poco importa di quale matrice) mette a segno un attentato, il buon Massimo Mazzucco ha il mal di stomaco.

Avendo costruito un bel business commerciale basato sulla negazione dell'esistenza del terrorismo (soprattutto quello islamico) e sull'affermazione che gli attentati (in primis quelli dell'11 settembre 2001) sono organizzati dagli stessi governi delle nazioni che li subiscono, allorquando se ne verifica uno nuovo che rischia di far crollare le sue teorie è costretto a correre ai ripari e a inventarsi nuove baggianate.

In realtà non ci sarebbe alcun bisogno che lo faccia.

Il quoziente intellettivo dei suoi seguaci è così vicino allo zero assoluto che non c'è alcun rischio che qualcuno di loro si renda conto della quantità di idiozie che Mazzucco ha messo in giro negli ultimi anni.

In effetti non ci sono solo i seguaci, ci sono anche numerosi giornalisti che - ben disposti a mettere da parte qualsiasi principio morale pur di fare audience - sono sempre pronti a ospitare le teorie di Mazzucco e a prendere per i fondelli i propri ascoltatori e lettori.  Ma anche in questo caso Mazzucco non avrebbe alcun motivo di preoccuparsi: a giornalisti di livello così basso basta mostrare una carota e sostenere che si tratta di un missile nucleare miniaturizzato, per assicurarsi un invito a un talk show o per ottenere una intrigante intervista.

Mazzucco, però, non riesce a stare fermo.
Se c'è la possibilità di dire una baggianata, non può esimersi dal farlo. Non arriva ai livelli di Giulietto Chiesa (insuperabile maestro del genere) ma ci va molto vicino.

L'attacco terroristico contro la redazione di Charlie Hebdo, poi, è stato un duro colpo per i complottisti.

Le vittime dell'attacco, tanto per cominciare, erano giornalisti di una testata considerata anarchica, dissacrante e irriverente, un vero e proprio simbolo per le centinaia di migliaia di contestatori di tutto il mondo che costituiscono un importante "bacino di utenza" per gli spacciatori di complottismo.
Vederli tutti solidali nel condannare il terrorismo islamico è stato un brutto colpo per Mazzucco e per i suoi compagni di merenda.

Poi, c'è il problema dei filmati.
Mazzucco è sempre stato un estenuante tritura-testicoli sul fatto che  alcuni attentati non sarebbero ben documentati da riprese televisive o le riprese non sono chiarissime (si pensi allo schianto del Volo 77 contro il Pentagono o del Volo 11 contro il World Trade Center).

Qua, invece, i filmati ci sono: chiarissimi, spontanei, girati da normali cittadini o da colleghi delle vittime riparatisi sui tetti degli edifici. I complottisti, quindi, non possono parlare di video taroccati.

E allora, quando non ci sono baggianate migliori da poter sparare, cosa fa il complottista DOC come Mazzucco?
Ricorre alla teoria del "cui prodest", adattata alle esigenze del complottismo.
La teoria consiste nel sostenere che qualcuno ha tratto vantaggio dall'evento e affibbiare l'attentato a quel qualcuno, negando così la responsabilità dei veri attentatori.

Poco importa se il tutto abbia una qualche logica o meno, se effettivamente quel qualcuno abbia tratto vantaggio dall'evento o meno: l'importante è dire la baggianata, tanto c'è sempre chi è pronto a crederci.

E veniamo al post pubblicato da Mazzucco su Luogocomune il 7 gennaio 2015, lo stesso giorno dell'attentato:

Se io fossi Marine Le Pen, mi augurerei di tutto cuore un attentato come quello che è successo oggi a Parigi. Due uomini incappucciati che hanno massacrato 11 persone mentre urlavano "vendicheremo il Profeta" mi tornerebbero estremamente utili per portare avanti la mia campagna elettorale, basata sulla xenofobia e sulla Islamofobia in particolare. Se io fossi un sionista, mi augurerei di tutto cuore un attentato come quello che è successo oggi a Parigi. Due uomini incappucciati che hanno massacrato 11 persone mentre urlavano "vendicheremo il Profeta" mi tornerebbero certamente utili per riaffermare il concetto che l'Islam è una religione violenta, abominevole, e che per questo motivo tutti i musulmani sono dei nemici della pace e della democrazia. Se io fossi Francois Hollande mi augurerei di tutto cuore ... ... un attentato come quello che è successo oggi a Parigi. Due uomini incappucciati che hanno massacrato 11 persone mentre urlavano "vendicheremo il Profeta" mi tornerebbero estremamente utili per distrarre il popolo dagli attuali problemi e per lanciare un richiamo alla "unità nazionale", contro ogni forma di terrorismo e di attentato alla libertà di espressione. 

Il post di Mazzucco è delle ore 13:10, scritto proprio a caldo (l'attentato si era consumato meno un paio d'ore prima). L'ex regista, probabilmente, sperava che i terroristi fossero riusciti a dileguarsi o che di lì a poco si sarebbero fatti saltare in aria da qualche parte. In quel caso, sarebbero rimasti "due uomini incappucciati" che gridavano "vendicheremo il Profeta" e avrebbe potuto tranquillamente sostenere che erano stati i famigerati "men in black" della CIA ad aver compiuto l'ennesima messa in scena per incolpare i poveri innocenti e pacifici fondamentalisti islamici.

Purtroppo per Mazzucco, le cose sono andate diversamente, i due attentatori sono stati rintracciati, le loro identità sono state scoperte e non sono più due misteriosi uomini incappucciati e nemmeno agenti della CIA mascherati. Si trattava effettivamente di due fanatici fondamentalisti, due fratelli, con tanto di nome e cognome, amici, famiglie e precedenti. Braccati per due giorni dalle forze di Polizia, la loro fuga si concludeva in un magazzino, dove venivano circondati e uccisi. Con loro aveva agito un terzo individuo, anche questo identificato, che si asserragliava in un supermercato ebraico con numerosi ostaggi e veniva eliminato dalle forze speciali al termine di una sanguinosa sparatoria.
Tutto è avvenuto alla presenza di centinaia di testimoni, ostaggi compresi, con buona pace delle teorie complottiste di Mazzucco che avrebbe fatto meglio ad aspettare un po' prima di scrivere.

Se io fossi un musulmano convinto - e persino un fondamentalista - mi guarderei bene dal mettere in atto un attentato nel quale massacro 11 persone mentre urlo "vendicheremo il Profeta", prima di tutto perché il Profeta non ha nulla di particolare di cui essere vendicato, ed in secondo luogo perché non farei altro che contribuire alla lotta contro l'Islamismo che ormai pervade l'intero mondo occidentale. 

Evidentemente Mazzucco non sapeva più dove appigliarsi. Il motivo per cui gli attentatori parlavano di vendicare il Profeta, infatti, erano le vignette blasfeme che il giornale satirico parigino aveva dedicato a Maometto.
La fretta di scrivere qualcosa che spiegasse in chiave complottista quanto stava accadendo, ha precipitato il povero Mazzucco nell'ennesima infelice considerazione.

Non si capisce, poi, perché i musulmani fanatici "convinti e fondamentalisti" dovrebbero preoccuparsi di scatenare un conflitto di religione, visto che questo risultato rappresenta il loro obiettivo dichiarato!

Ma evidentemente il principio del cui prodest, per i media che stanno trasmettendo le notizie in tutto il mondo, non ha più alcun valore. Contano soltanto i fatti visibili, conta la superficie delle cose, conta il fatto che i due assassini abbiano urlato "vendicheremo il Profeta" per arrivare alla conclusione, certa ed irrevocabile, che siamo di fronte ad un'ennesima minaccia del "terrorismo islamico".
 Massimo Mazzucco

Il principio del "cui prodest" è quello in base al quale se piove, la colpa è di chi vende gli ombrelli.

Curioso poi che Mazzucco, quando gli conviene, neghi il valore dei fatti visibili: non era lui che contestava l'assenza di video per l'impatto del Volo AA77? Non era lui che contestava l'assenza dei rottami del volo American 77 sul prato davanti al Pentagono o intorno all'area dello schianto del volo United 93? Non è lui che ha perso anni a analizzare (a modo suo) le ombre e i riflessi sulle immagini delle missioni lunari Apollo?

Adesso che i video ci sono... e c'è pure l'audio... e tutto è chiaro e incontrovertibile... Mazzucco invoca il "cui prodest"!


Ringraziamo Max. C. per la segnalazione.


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martedì 20 gennaio 2015

Carlo Sibilia è il Perlone 2014!

Nei giorni scorsi si sono chiuse le votazioni per l'assegnazione del Premio Perlone 2014 e, dopo aver fatto le consuete verifiche necessarie per eliminare tutti i voti multipli, siamo ora in grado di dichiarare il vincitore.

Sbaragliando di larga misura la "concorrenza" con il 37.2% delle preferenze si aggiudica il Perlone 2014 il deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia, seguito da Rosario Marcianò con il 18.8% e da Giulietto Chiesa con il 16.2%. Tommaso Minniti si attesta al quarto posto con il 12,6% dei voti e Angelo Carannante al 9,7% . Piuttosto deludente il risultato raggiunto da Massimo Mazzucco che si colloca all'ultimo posto con un misero 5.5%.

Come sempre vi mostriamo lo screenshot delle percentuali ottenute dai partecipanti:



Onore al merito, quindi, per Carlo Sibilia ed ecco il suo meritatissimo attestato:



Nell'analizzare la distribuzione geografica dei voti abbiamo notato che un considerevole numero di lettori ha votato da diverse parti del mondo, circostanza che ci fa molto piacere in quanto testimonia che siamo letti e seguiti ben oltre i confini nazionali e che vogliamo condividere con tutti voi:



A presto!




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giovedì 1 gennaio 2015

Premio Perlone 2014: i candidati

Eccoci arrivati al nostro consueto appuntamento con il Premio Perlone, edizione 2014, che sarà assegnato sulla base delle preferenze che saranno espresse dai nostri lettori.

Il 2014 è stato un anno un po' giù di tono, sotto il profilo delle teorie complottiste, almeno qua in Italia.

Probabilmente preoccupati per le conseguenze della crisi economica che sta impoverendo migliaia di famiglie, gli italiani non hanno avuto gran voglia di perdere tempo con le baggianate dei complottisti e tanto meno di spendere soldi per comprare libri e DVD di nessuna utilità.

C'è anche da considerare che la gente si è stancata di sentir parlare di complottismo sull'11 settembre, di congiure sull'assassinio Kennedy, di signoraggio e scie chimiche e ha visto che in USA l'Amministrazione Obama, nonostante le sue posizioni politiche e ideologiche opposte a quelle dell'odiato Bush, ha avallato senza battere ciglio le cosiddette "verità ufficiali", ponendo una pietra tombale su tutte le fandonie alternative proposte da oltre un decennio.

Del resto, anche in Italia il succedersi di governi di ogni genere e colori non ha portato ad alcuna "rivelazione" sui terribili segreti paventati dai complottisti.

Che siano di destra o di centro o di sinistra, blu o rossi o gialli, i vari governi succedutisi nel tempo non hanno spostato di una virgola le posizioni nei confronti del terrorismo in generale e di Al Qaeda in particolare e non hanno mostrato alcuna preoccupazione per le scie di condensazione lasciate dagli aerei nel cielo né hanno ritenuto di mettere in discussione il valore del denaro e ancor meno di accusare gli americani per gli attentati dell'11 settembre.

Queste circostanze portano a una sola conclusione e tanta gente l'ha ben compresa: le teorie complottiste sono pura idiozia.

Di conseguenza, anche su Perle Complottiste ci siamo un po' rilassati e abbiamo pubblicato pochissimi post, pur continuando a monitorare con attenzione il panorama complottista e a raccogliere segnalazioni dei nostri lettori, sulla base delle quali abbiamo preparato la rosa di candidati al Premio Perlone 2014 che ora andiamo a illustrare.

I primi due candidati sono volti ben noti per chi ci segue, il giornalista (ex europarlamentare) Giulietto Chiesa e il webmaster del sito complottista Luogocomune (ed ex regista cinematografico) Massimo Mazzucco, accomunati dalla circostanza che per entrambi il 2014 è stato un anno particolare.

Giulietto Chiesa.

Infatti Giulietto Chiesa è stato arrestato dalle autorità dell'Estonia dove si trovava per una conferenza intitolata "La Russia è nemica dell'Europa?".  Persino in questa circostanza Giulietto Chiesa è riuscito a dare sfoggio della sua capacità di dire baggianate.
In una intervista al Giornale, Chiesa ha spiegato che si è trattato di un "arresto preventivo" per impedirgli di parlare delle vicende che riguardano i rapporti tra Europa e Russia:



E quando è stato rilasciato, dopo alcune ore, ha parlato di "deriva fascista" in Europa:


Un commento piuttosto curioso, considerato che la Storia insegna che certi metodi sono propri tanto dei regimi fascisti quanto di quelli comunisti per non parlare delle varie teocrazie in generale.

In più di un'occasione, come testimoniano le Perle che gli abbiamo dedicato in questi anni, il nostro amatissimo baffone è riuscito nella non facile impresa di smentire da sé le baggianate che andava raccontando. Questa volta è stato attento a non cadere in contraddizioni ma il povero Giulietto è perseguitato dalla mala sorte: ci ha pensato la moglie a smentirlo, parlando della vicenda sul quotidiano Repubblica:



Terminata la conferenza, il programma di Chiesa prevedeva il rientro in albergo e quindi lo spostamento alla stazione ferroviaria per prendere un treno diretto a Mosca. Una volta rientrato in albergo, l'ex europarlamentare è stato però raggiunto dalla polizia estone che gli ha comunicato che era in "stato di arresto" e sarebbe stato "espulso entro 48 ore".

Quindi Giulietto Chiesa è stato arrestato DOPO aver parlato alla conferenza, non prima, come ha tentato di far credere. E pertanto la sua storiella dell'arresto "preventivo" per evitare che parlasse, è stata l'ennesima fandonia partorita dal baffone.

Non si capisce bene se Chiesa sia stato espulso per essere entrato illegalmente in Estonia (come riportano alcune fonti) o per essere stato dichiarato persona non gradita dal governo estone.
E' molto probabile che Chiesa conosca la verità ma, visti i suoi precedenti, non possiamo fare alcun affidamento su ciò che racconta.
Di sicuro non si è trattato di un arresto preventivo per impedirgli di parlare e se le autorità estoni hanno ritenuto di liberarsene, avranno avuto i loro buoni motivi.
Sta di fatto che non possiamo esimerci dal candidare Chiesa anche per l'edizione 2014 del Perlone.


Massimo Mazzucco.

Per l'intramontabile Massimo Mazzucco,  il 2014 ha segnato il rientro in Italia dopo decine di anni trascorsi negli Stati Uniti:


Un rientro davvero sorprendente, perché qui in Italia, Mazzucco rischia di dover affrontare una citazione in giudizio per un vecchio contenzioso con la Intersos e di incorrere in ulteriori problemi per via del suo appoggio alle teorie dell'ex medico Simoncini che sostiene di poter curare il cancro con il bicarbonato.
Cosa ha spinto Mazzucco ad abbandonare la sua comoda residenza a Los Angeles? Non lo sappiamo e anche in questo caso non possiamo dar credito alle sue spiegazioni. Ciò che conta è che Mazzucco continua a sostenere ogni sorta di baggianata: dal complotto contro Kennedy all'auto-attentato dell'11 settembre, passando per finti sbarchi lunari e scie chimiche. Dove c'è una teoria del complotto, state pur certi che anche Mazzucco c'è.


Carlo Sibilia.

E a proposito di sbarchi lunari, dobbiamo segnalare la posizione di Carlo Sibilia, deputato grillino (Movimento Cinque Stelle) del quale postiamo la foto inserita nella sua pagina di Wikipedia, che consente di apprezzarne lo sguardo particolarmente acuto e intelligente:


Questo il messaggio che ha postato su Twitter in coincidenza con la ricorrenza dello sbarco sulla Luna:



Sibilia ha poi ribadito il concetto in un secondo messaggio di tenore analogo.

E' da anni che nel Movimento Cinque Stelle si registra una fitta presenza di complottisti.
Il meccanismo che li attira lì è molto semplice. La nostra esperienza con i complottisti, infatti, ci consente di affermare che nella stragrande maggioranza dei casi il complottista è una persona profondamente insoddisfatta di sé stessa e del mondo che lo circonda e che, non avendo la capacità di migliorare né l'una né l'altro, preferisce addossare ad altri la colpa di ciò che non riesce a capire o ad accettare, inventando fantomatici complotti.
Il Movimento di Grillo è un movimento nato sulla contestazione pura al sistema (ma con ben poche idee concrete per cambiarlo...) ed è stato inevitabile che insoddisfatti, contestatori e complottisti vi siano confluiti.
E qualcuno di loro, purtroppo, è riuscito finanche a diventare onorevole... persino se non sa far di conto.
Dal 20 luglio 1969 (data dello sbarco sulla Luna) al 20 luglio 2014, infatti, sono passati 45 anni, non 43.

Sibilia ha sbagliato anche quando ha scritto che "nessuno se la sente di dire che era una farsa".
La teoria del finto allunaggio, invece, è sostenuta da tanti complottisti e ne sono stati tratti numerosi libri e film.

Il problema è che nessuno è mai riuscito a dimostrarla, semplicemente perché è falsa. Quindi Sibilia avrebbe dovuto scrivere: "Dopo 45 anni nessuno è ancora riuscito a dimostrare che io e gli altri che sostengono la teoria del complotto lunare, non siamo emeriti imbecilli".


Rosario Marcianò
Rosario Marcianò.

Passando alle scie chimiche, dobbiamo ricandidare necessariamente Rosario Marcianò, che non solo è un instancabile sciachimista ma continua a regalarci Perle molto esilaranti.

Tra queste, una è recentissima. Si tratta di un suo post sul blog Tanker Enemy, in cui sostiene che i dizionari di grammatica, fino agli anni '80, non citavano le scie degli aerei perché non esistevano.

Quindi, spiega l'acuto Marcianò (che a dire il vero riprende un articolo pubblicato dal complottista Corrado Penna), gli aerei non lasciavano scie prima degli anni '80 e ciò prova che le scie che vediamo in cielo sono "chimiche", ossia sostanze disperse intenzionalmente dagli aerei in cielo (per infettarci, per cambiare il clima, per soggiogarci psicologicamente: le teorie abbondano):


Tutte queste conclusioni nascono dall'esame di una edizione del "Novissimo Melzi" del 1962, come si legge più avanti nel post di Marcianò:


Come si fa a dire, leggendo il solo Melzi edizione '62, che TUTTI i dizionari e le enciclopedie nel mondo non parlavano di scie degli aerei prima degli anni '80?

Non solo.
Marcianò, addirittura, adombra sospetti nei confronti del venditore di enciclopedie che avrebbe tentato, al momento di vendergli una nuova edizione, di ritirare la vecchia!
Anche i venditori di enciclopedie, quindi, sono complottisti, perché ritirando le vecchie edizioni intendono "cancellare la cultura del passato ... per sostituirla com un sapere manipolato".

Con Marcianò abbiamo imparato a superare il confine della paranoia maniacale e questo post è un altro splendido esempio dei suoi contorcimenti mentali.

Il fenomeno delle scie di condensazione, infatti, risale già almeno alla II Guerra Mondiale, e ciò è documentato dalle fotografie e dai video dell'epoca, con buona pace delle teorie di Marcianò.




Angelo Carannante
Angelo Carannante.

C'è chi guarda le scie degli aerei e vede programmi segreti di disseminazione di prodotti chimici e chi guarda le luci nei cieli e vede astronavi extraterrestri che visitano il pianeta con la complicità dei governi terrestri.

E' questo il caso di Angelo Carannante, Presidente del Centro Ufologico Mediterraneo, che a febbraio di quest'anno ha preso per buone le foto di un grosso "UFO" in volo sui cieli di Rivoli.

Qui sotto uno dei tanti articoli di stampa che hanno riportato la segnalazione del Centro Ufologico Mediterraneo:



L'UFO avrebbe sorvolato tranquillamente la città e il vicino aeroporto, senza destare alcun allarme.
A rendersi conto di questa strana assenza di allarmi sono stati gli stessi "ufologi":


Ma anziché cercare di trovare una spiegazione plausibile, hanno preferito continuare a credere nell'origine extraterrestre del fenomeno.

Ebbene... quelle luci sono soltanto le luci sulle piste da sci di Bielmonte, visibili quando gli impianti sciistici sono aperti di notte (proprio come nella notte in cui era stata scattata la foto). Queste sono foto scattate nella stessa posizione, ma una settimana dopo, da un abitante della zona, Giorgio Nosengo, che ha sottolineato come i residenti siano abituati a vedere i suggestivi giochi di luci sulla pista (e questo spiega la ragione per cui l'UFO non ha allarmato nessuno...):


Foto simili sono disponibili anche dalla stagione sciistica del 2013 e l'intera vicenda è stata ampiamente debunkata sul sito UFOofInterest:



Tommaso Minniti.

E arriviamo all'ultimo candidato, tale Tommaso Minniti (che sul Web si fa chiamare Tommix73), uno dei tanti complottisti che si danno da fare sul Web per ottenere un po' di notorietà:


Minniti ha organizzato un confronto fra il complottista Massimo Mazzucco e il giornalista Paolo Attivissimo e poi ha pubblicato sul Web una registrazione del dibattito, accuratamente tagliata in modo da favorire Mazzucco e le sue teorie.
Quando Attivissimo ha scoperto il broglio e ha inserito sul Web la registrazione integrale, Minniti ha tentato di oscurarla adducendo inesistenti violazioni di copyright.

La vicenda conferma che gli spacciatori di complottismo sono ben consapevoli dell'infondatezza delle proprie teorie e il loro scopo non è quello di accertare la verità (come dicono) ma di ingannare il maggior numero di persone, ricorrendo a qualsiasi trucco e stratagemma, proprio come truffatori.

Per saperne di più vi consigliamo di leggere i dettagliati articoli pubblicati da Paolo Attivissimo sul suo blog (primo articolo, secondo articolo) e di vedere il confronto fra il video originale e quello tagliato:



Con questa new entry concludiamo la presentazione dei candidati al Premio Perlone 2014.

Tre classici: Giulietto Chiesa, Massimo Mazzucco e Rosario Marcianò.
Tre emergenti: Carlo Sibilia, Angelo Carannante, Tommaso Minniti.
Potete esprimere il vostro voto nell'apposito riquadro nella colonna a destra del blog oppure seguendo questo link: Vota Il Perlone 2014.
Le votazioni resteranno aperte fino al 15 gennaio 2015.


Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è possibile che tu stia leggendo una riproduzione non autorizzata e i contenuti potrebbero differire da quelli originali.