martedì 10 luglio 2012

Jacopo Fo e il complotto del Punto G

Eh sì, ci sono anche gli indefessi paladini della verità che si occupano di "rompere il velo di disinformazione sulla sessualità".
Come Jacopo Fo.

Non stupisce più di tanto considerando la sua stretta parentela con Dario Fo (il padre), il Nobel balzato alle cronache degli ambienti complottisti per la sua partecipazione al film di Giulietto Chiesa sull'11 settembre 2001.

E secondo tradizione familiare anche il buon Jacopo non poteva essere da meno: dall'AIDS che non esiste, al complotto del punto G negato dalla stragrande maggioranza del mondo scientifico.

Meno male che ci sono degli strenui difensori della verità come i Fo ad illuminare e preservare le nostre povere menti da questo dilagante oscurantismo!

In effetti Jacopo ha sempre avuto il pallino dei misteri sessuali, fin dai tempi in cui era ospite al Costanzo Show e raccontava di aver scoperto il "sesso tantrico".
Nell'articolo "Sesso: misurato il ‘punto G’" (screenshot integrale) pubblicato sul Fatto Quotidiano lo scorso 26 aprile, ci spiega le ultimissime sul famigerato punto G:

Oggi è una bella giornata per chi come me ha cercato di rompere il velo di disinformazione sulla sessualità, che incombe sull’Italia. Abbiamo una bella conferma dopo tante accuse di essere pazzi, visionari, maniaci sessuali, semplicemente perché si pretendeva di informare sui fondamenti dell’anatomia sessuale.

Guarda, Jacopo, degli italiani puoi dire tutto, tranne che sono disinformati sulla sessualità. Da Casanova a Rocco Siffredi, passando per le pornostar che abbiamo mandato in Parlamento e i Bunga Bunga governativi, in Italia abbiamo una cultura accademica e professionale sul sesso che non è seconda a nessun paese del mondo...

Adam Ostrzenski dell’Institute of Gynecology di St. Petersburg in Florida ha reso noto di aver isolato e misurato il punto G: lunghezza 8,1 millimetri, larghezza da 3,6 a 1,5 mm, altezza 0,4 mm.

Ben 8,1x3,6-1,5x0,4 mm! Vi rendete conto? E' riuscito a misurare perfino il quasi mezzo millimetro di profondità! Avete presente quanti sono? No? Allora guardate l'esempio grafico che abbiamo realizzato, tenendo presente che abbiamo scelto di rappresentare le misure massime prospettate convertendole in pixel per adattarle al Web. Ecco a voi il punto G (rettangolino rosa) in tutto il suo splendore:


Accidenti!!! Queste sì che sono misure mozzafiato!
Viste queste stupefacenti dimensioni ci chiediamo perché non sia stato "isolato e misurato" prima!
E che caspita, dormivano tutti gli altri mentre alcuni esperti come Ostrzenski e Jacopo Fo si dedicavano con tale abnegazione all'ardua ricerca?! E visto che ci siamo ci chiediamo anche come mai tutti questi scopritori ed esperti siano rigorosamente maschi...

Parrebbe così chiudersi una polemica durata più di 50 anni.
Molti ricercatori avevano infatti negato la sua esistenza, nonostante fosse chiaramente percepibile al tatto dato che è costituito da tessuti cavernosi (o tessuti erettili), simili a quelli del pene e della clitoride, che si gonfiano se sollecitati. [...]
Emmanuele Jannini, Docente di Sessuologia Medica dell’Università degli Studi de L’Aquila, lo ha poi fotografato recentemente, con un semplicissimo strumento di uso routinario nella diagnostica: l’ecografia transvaginale. Quella ricerca fu riportata sul Journal of Sexual Medicine, la stessa rivista su cui oggi pubblica Ostrzenski.
Il punto G si trova a circa 2,5 cm di profondità, sulla parete frontale della vagina, praticamente è situato dietro l’osso pubico, internamente.

Beh, è un "recentemente" che risale a 4 anni fa!
La notizia della ricerca di Jannini, infatti, fu pubblicata sul Corriere nel 2008.

Alla fine, Jacopo Fo si dedica all'eiaculazione femminile e conclude con queste parole:

Anche questa realtà anatomica è stata a lungo negata e vi sono sessuologi che tutt’ora la contestano.
Ma, grazie alla pressione delle femministe, all’inizio degli anni ’80 molti sessuologi hanno riconosciuto l’esistenza del Punto G e dell’eiaculazione femminile. Il dottor Jannini ha poi fotografato anche la prostata femminile, una quindicina di anni fa, organo che si pensava non esistesse nella donna e che sarebbe responsabile della produzione del liquido femminile.
Aspettiamo ora, anche su questo punto la prova da parte degli anatomisti.

E' evidente che Jacopo Fo ha una vera e propria fissazione con la storia del complotto che vorrebbe negare le "realtà anatomiche" femminili.
Un complotto che vede solo lui, visto che il Punto G ha una voce perfino su Wikipedia!
Eiaculazione e prostata femminile? Ci sono anche quelli.

Non c'è nessun complotto anatomico, Jacopo! Ci sono solo argomenti controversi, ci sono medici e scienziati che la pensano in un modo, medici e scienziati che la pensano in un altro, senza che per questo si debba gridare al complotto...

Ringraziamo Vector Images per la base dell'immagine che abbiamo riadattato per realizzare la vignetta.


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