giovedì 28 aprile 2011

Marco Cedolin scopre il trucco inquinatore

Tra i più assidui frequentatori di Luogocomune (almeno a livello di articoli postati nella sezione Notizie del sito), c'è sicuramente Marco Cedolin, attivista impegnato in varie campagne "No" e "Anti".

Qualche volta vorremmo vedere qualcuno di questi attivisti "contro tutto" rimboccarsi le maniche e darsi da fare per proporre qualcosa di concreto, anziché limitarsi a criticare tutto quello che fanno gli altri (e in particolare occidentali, americani, israeliani e "imperialisti" in genere).

Invece no, sono sempre in prima fila quando c'è da criticare e spariscono come neve al sole quando c'è da fare.

E per "fare" non intendiamo manifestazioni, volantinaggi e raccolte di firme, ma progetti, proposte di legge, piani operativi, analisi economiche di fattibilità... insomma tutto quello che fanno coloro che governano e gestiscono le nostre società cercando di far coincidere centinaia di interessi contrapposti e di assicurare lo sviluppo e - soprattutto - la qualità di vita che tutti reclamano e alla quale nessuno è disposto a rinunciare (nemmeno quelli che gridano la rivoluzione proletaria...).

Verissimo che a volte si commettono errori, anche gravi.
Ma come recita un detto popolare, "chi lavora sbaglia".

Certo che a non lavorare e a criticare chi lavora, non si corre il rischio di sbagliare e si è sempre molto "alla moda"...

Se però le critiche fossero almeno ben articolate e argomentate, potrebbero anche risultare utili in qualche modo.

E invece no, spesso si scrivono grossi strafalcioni e Cedolin ne ha sfornati un sacco nel corso di questi anni, anche se - per una ragione o per l'altra - lo abbiamo trascurato.

Cerchiamo di rimediare con questa Perla, tratta da un articolo pubblicato su Luogocomune, quella gabbia di matti che ospita complottisti di ogni genere ed è gestita dal Massimo Mazzucco, altro campione del genere:



Il caos organizzato che ci aiuta a non pensare
di Marco Cedolin

Avete presente il trucco usato dai gestori d’inceneritori, acciaierie, cementifici ed impianti sui generis, per aggirare i limiti di legge concernenti le emissioni inquinanti? Costruiscono camini più alti e più grandi, per aumentare la quantità di aria presente nei fumi, facendo si che le sostanze nocive pur rimanendo inalterate nella quantità e pericolosità si distribuiscano su un’area più vasta e risultino percentualmente più diluite, rientrando così nei limiti come per incanto, nonostante continuino ad ammazzare la gente come e più di prima.

Qualcosa di molto simile accade anche nell'informazione generalista (che è poi l’unica ad incidere realmente sull’opinione pubblica) dove le emissioni inquinanti sono costituite dalle notizie che dovrebbero preoccuparci ed i camini più alti somigliano da vicino al marasma di spazzatura mediatica all’interno del quale esse affogano dopo una breve agonia.
(...)

Nell'articolo Cedolin fa la scoperta del secolo: i media si gettano a tuffo sulle notizie quando sono calde, per poi abbandonarle e farle cadere nel dimenticatoio.

Non per disilludere Cedolin, ma la stampa e la televisione funzionano in questo modo da sempre.
Così non fosse, ci ritroveremmo ancora oggi Vespa e Santoro a discutere dello sbarco in Normandia e dell'uccisione di Giulio Cesare...

Del resto, non è che le notizie si accodino staccando il bigliettino con il numeretto, per attendere pazientemente che i giornalisti finiscano di sviscerare a fondo - ma proprio a fondo - le notizie precedenti.

I fatti capitano tutti i giorni: disastri, guerre, crisi, problemi economici, cronaca nera, aumenti dei prezzi, scoperte, nascita, morte... ogni notizia ha una sua finestra di attenzione la cui grandezza è proporzionata all'importanza del fatto e al sopraggiungere di altre notizie.

Cedolin ancora non l'ha capito o semplicemente si rifiuta di accettarlo, ma è un problema suo.
Il mondo va avanti a prescindere dalle idee di Cedolin.

La cosa veramente curiosa, però, la Perla dell'articolo, sta nella prima affermazione (grassetti nostri):

Avete presente il trucco usato dai gestori d’inceneritori, acciaierie, cementifici ed impianti sui generis, per aggirare i limiti di legge concernenti le emissioni inquinanti? Costruiscono camini più alti e più grandi, per aumentare la quantità di aria presente nei fumi, facendo si che le sostanze nocive pur rimanendo inalterate nella quantità e pericolosità si distribuiscano su un’area più vasta e risultino percentualmente più diluite, rientrando così nei limiti come per incanto, nonostante continuino ad ammazzare la gente come e più di prima.

Pensate un po' quanto sono fessi quelli dei controlli ambientali.
Mica si sono accorti che industrie e inceneritori hanno ingrandito i camini per diluire i loro veleni e gabbare le analisi!
Marco Cedolin se n'è accorto, tutta la gente se n'è accorta, però gli ispettori non l'Inserisci linkhanno proprio capito!
Vi pare possibile?

Certo che no.
Infatti una breve ricerca ci fornisce un bel po' di documentazione (come questa o questa o questa) dalla quale risulta che Cedolin ha scritto una grossa fandonia.

A sentir lui, la rilevazione delle emissioni avverrebbe sulla base delle percentuali di sostanze nocive contenute nell'aria e nei fumi dispersi dalle aziende, quindi per gabbare il sistema basta costruire ciminiere ("camini") più lunghi e grandi.

La verità è ben diversa.
Infatti la rilevazione prende in considerazione i valori assoluti delle sostanze emesse.
Cedolin non solo ignora questo, ma ignora anche che la normativa tiene conto della concentrazione / diluizione / dispersione delle sostanze inquinanti e fissa con precisione regole e criteri di controllo.

In definitiva, i camini - anche quelli più grandi - sono costruiti e dimensionati nel rispetto dei criteri e delle prescrizioni imposte dalle necessità tecniche e dalla legge, non certo per aggirare le norme!
Esattamente il contrario di quello che va cianciando Cedolin.

Si può fare il cavaliere ambientalista senza conoscere informazioni così elementari?
Certo che sì, difatti Cedolin ci riesce perfettamente...

giovedì 21 aprile 2011

Il complotto libico

Se qualcuno sperava che i complottisti potessero esimersi dall'immaginare che anche la crisi libica nasconda un grande complotto, ecco qui un articolo tradotto e pubblicato su Comedonchischiotte che dimostra ancora una volta l'immenso vuoto cerebrale che si nasconde sotto la calotta cranica di certa gente.

L'articolo si intitola “Sulla Libia ci nascondono un certo numero di realtà...” e già questo titolo è piuttosto rivelatore.

Ancora una volta ci sarebbe qualcuno che mette a punto un complotto destinato a rimanere segreto, un segreto che poi viene puntualmente svelato dai complottisti che scoprono la verità, grazie al loro formidabile acume e alla straordinaria capacità di usare mouse e tastiera connessi a Internet.

Vediamo alcuni passaggi dell'articolo, scritto da tale Louis Dalmas, tradotto da un certo “Filippo”, postato da Davide e pubblicato su Comedonchisciotte:

1) La "rivolta" libica non ha nulla a che fare con le rivolte popolari non-violente in Tunisia, Egitto e altri paesi arabi. Si tratta di un’opposizione politica di rivali di Gheddafi (…) molto diversa dalle giustificate manifestazioni spontanee di massa contro le ingiustizie e le disuguaglianze sociali in regimi semi-feudali.

Balle. In Egitto si sono avuti scontri e morti, musei saccheggiati e un inizio di guerra civile:

Altro che “non-violente”. L'unica differenza è che Mubarak ha deciso di togliere il disturbo prima che la situazione diventasse incontrollabile, mentre Gheddafi non ha esitato a scatenare le sue forze armate contro i rivoltosi. Probabilmente l'autore dell'articolo guardava il fondo di un bicchiere, anziché i giornali e telegiornali che seguivano la crisi egiziana.

2) Un dettaglio da notare: "la casa della ribellione" - a est della Libia, la Cirenaica - ha obiettivi religiosi e monarchici (completamente assenti nelle altre insurrezioni), e ha fornito più militanti di Al Qaeda e mandato più uomini a combattere l'invasione statunitense in Iraq, di tutti gli altri paesi arabi.

Dettaglio notato... ma che c'entra con l'articolo? Che significa? Comunque prendiamo atto (per atto di fede, visto che l'articolo non cita fonti) del fatto che i rivoltosi libici hanno obiettivi religiosi e monarchici (qualunque cosa ciò significhi...) e sono amici di Al Qaeda e odiati nemici degli americani.

3) La guerra non ha nulla a che fare con una spedizione umanitaria. Si tratta dell'ennesimo episodio della caccia ai capi di stato di medie dimensioni (Russia e Cina sono blocchi troppo grandi), che resistono al Nuovo Ordine Mondiale e al governo massonico degli Stati Uniti, loro portabandiera. Devono quindi essere eliminati uno dopo l'altro: Ceausescu, Milosevic, Noriega, Saddam Hussein, già fatto, restano Ahmadinejad, Lukashenko, Gbagbo, Chavez. L'unica somiglianza fra tutti questi capi di stato è la loro insubordinazione nazionalista verso i dettami del Nuovo Ordine, il che è sufficiente a designarli come bersaglio.

Un momento. Qui dice che la guerra in Libia è stata voluta perché Gheddafi resisteva “al governo massonico degli Stati Uniti”. Ma se appena poche righe sopra scriveva che i rivoltosi hanno propri obiettivi e sono anti-americani! E poi, come fa a essere una guerra voluta dagli americani, quando proprio gli americani sono stati i primi a ritirare il proprio appoggio agli attacchi contro Gheddafi?


4) Gheddafi ha probabilmente molte colpe, ma l'Human Development Index (HDI) del suo paese, è il più alto dell'Africa, ed il tasso di alfabetizzazione più elevato rispetto alla popolazione degli Stati Uniti. L'aspettativa di vita era di circa 78 anni, e la gente non è morta di fame come in Marocco, Tunisia e Bahrain. Con l'ascesa al potere di Gheddafi, i salari sono stati moltiplicati per 2 o 3 e dei servizi sociali e medici sono stati rafforzati.

Beh... se è per questo, anche la Germania di Hitler era molto efficiente... e durante il fascismo si è costruita mezza Italia, come testimoniano le innumerevoli opere civili e pubbliche realizzate in quel periodo. Dovremmo concludere che Hitler e Mussolini erano benefattori dell'umanità? Forse sta bene a quelli di Comedonchisciotte, noi però la pensiamo diversamente...

5) La ragione per l'intervento occidentale è evidentemente il petrolio. Il gigante inglese BP, ad esempio, ha oltre 15 miliardi di nuovi contratti offshore da difendere. Quando Gheddafi ha detto che non avrebbe più venduto il suo petrolio che alla Russia, Cina e India, ha fornito all'Occidente un buon motivo per l'attacco. (...)

Altre balle. Russia e Cina sono membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU e l'attacco è stato autorizzato dal Consiglio senza che né l'una né l'altra abbiano opposto veti. Evidentemente questo articolo è stato scritto durante un delirio notturno post-indigestione.

6) Il concetto di ingerenza "umanitaria" è stato migliorato, è diventato preventivo...
Ma è sempre basato sulla menzogna: la "pulizia etnica" di Milosevic, le armi di distruzione di massa di Saddam), ed ora è giustificata da un processo alle intenzioni.
Non è neanche più necessario prendersi la briga di dire "il criminale ha commesso reati" (anche inventati), è sufficiente dire che li commetterà. Gheddafi non aveva ancora ucciso nessuno, ma "avrebbe annegato Bengasi in un bagno di sangue".

Davvero, vien da chiedersi cosa abbia fumato l'articolista. Infatti la ribellione contro Gheddafi è iniziata il 15 febbraio 2011, da subito sono intervenute le forze armate del regime e alla data del 7 marzo il numero delle vittime causate dalla repressione era già valutato nell'ordine delle migliaia, con i caccia e le artiglierie del rais che bersagliavano le città liberate e cecchini e mercenari che facevano il tiro al piccione contro i civili. Soltanto il 19 marzo sono iniziate le operazioni militari americane ed europee contro il regime libico. Come si fa a dire che “Gheddafi non aveva ancora ucciso nessuno”?

7) Come Milosevic una volta, Gheddafi è stato accusato all'inizio del "massacro" di civili. Nonostante la raffinatezza e la quantità dei nostri moderni mezzi di comunicazione, nessuna immagine televisiva ha potuto mostrare questi massacri. (...)

Si dà il caso che in Libia i mezzi di informazione erano controllati da Gheddafi... E si dà il caso che sia stato lo stesso Gheddafi a ordinare pubblicamente il massacro dei rivoltosi. Tuttavia, le immagini e i video ci sono: le hanno girate con i telefonini e sono state caricate su Internet ma l'articolista non ha visto niente di tutto questo...!

Insomma, l'articolo è un insieme di corbellerie prontamente tradotto e pubblicato su Comedonchisciotte, un sito che ha sempre ospitato immondizia di questo genere.
Questa volta però perfino i lettori restano un po' perplessi, come si evince dai loro commenti.

"L'unica cosa che non mi torna é: perché se Cina e Russia erano l'oggetto di futuri contratti di fornitura di petrolio, essi non hanno alla fine opposto il loro veto alla risoluzione...?" si chiede un certo Don-Kisciotte.

Mentre Ricbo nota: “...accomunare gentaglia come Ceausescu, Milosevic, Noriega, Saddam Hussein, Gaddafi e metterli dalla parte dei 'buoni' solo perché si opponevano e si oppongono all'imperialismo capitalista occidentale è francamente una grossa forzatura...”

E Radisol argutamente nota: “Curioso, le stesse persone quando combattono in Iraq contro l'invasione statunitense sono "resistenti" .... quando invece combattono Gheddafi sono servi della CIA”.

Eh sì, Radisol, hai visto proprio giusto, certa gente odia così tanto americani e occidentali (ossia il proprio stesso mondo) che i terroristi diventano buoni amici o agenti della CIA secondo convenienza.

Ma i terroristi, specialmente quelli integralisti, sono e restano sempre e solo spietati terroristi e a giocherellare con loro si rischia di fare una brutta fine, come dimostra la tragica vicenda di Vittorio Arrigoni...

Ringraziamo Luca per la segnalazione e i contributi.

giovedì 14 aprile 2011

L'Alternativa di Giulietto Chiesa

Uno dei più simpatici complottisti del panorama italiano, il baffuto Giulietto Chiesa protagonista di tante nostre Perle, ci riprova.

Ricorderete senz'altro “Zero”, il film che prometteva di “rompere il muro del silenzio” sull'11 settembre.

In effetti il film rompeva qualcosa: era l'ennesima rottura di balle che si aggiungeva a decine e decine di altri prodotti del tutto analoghi in tutto il mondo.

Altro che “muro del silenzio”.

Tutti questi film avevano una cosa in comune: raccontavano un mucchio di corbellerie nel tentativo di spillar quattrini ai gonzi.
Zero non faceva eccezione, anzi adottava un sistema particolarmente sofisticato per battere cassa, quello dell' “azionariato popolare”.

Vediamo come funzionava.

A dire dei produttori, il film era costato ben 500.000 euro.

In tutta onestà si tratta di uno dei film più penosi e noiosi realizzati nella storia del cinema, in cui i momenti più emozionanti sono quello in cui Dario Fo finge di essere un Boeing (una certa somiglianza in effetti c'è) e quello in cui la pellicola propone un cartone animato autorealizzato per dimostrare che il Pentagono era difeso da batterie missilistiche che spuntavano da sotto i prati come funghi.

In che modo abbiano potuto spendere 500.000 euro per realizzare una simile boiata è un mistero irrisolto ma sta di fatto che i realizzatori (Chiesa in testa) invitarono i propri fan a finanziare il film (l'obiettivo iniziale era quello di trovare 1000 finanziatori che sganciassero 500 euro ciascuno) diventando produttori e partecipando ai relativi incassi.

Per rendere la cosa più appetibile sostenevano che il film sarebbe stato proiettato in tutte le principali sale cinematografiche e prospettavano incassi da record.

Fu un fallimento.

Solo 440 gonzi abboccarono all'esca (e di questi solo 361 in qualità di produttori) con quote che partivano da appena 100 euro.
Il film fu presentato nel 2007 ma non approdò mai nel circuito delle sale cinematografiche e diventò ben presto un triste mattone proiettato nei centri sociali e nei circoli dopolavoro, per cui gli incassi non hanno mai coperto le spese e i produttori non hanno recuperato nemmeno il denaro investito.

Ben gli sta.

Poi Chiesa ci ha riprovato con Pandora.
Correva l'anno 2008 quando il buon Giulietto presentò la sua “televisione ad azionariato popolare”: PANDORA TV . Ancora una volta chiedeva ai gonzi di aprire il portafogli per finanziare il progetto il cui costo era valutato... indovinate... 500.000 euro!

Qualunque cosa faccia, Chiesa ha bisogno di mezzo milione di euro, a quanto pare!

Anche Pandora, però, fu un fallimento .

Il povero Chiesa non ha ancora capito che gran parte dei complottisti (specialmente quelli italiani) sono rivoluzionari da salotto.

Sono sempre al primo posto quando, seduti dietro al PC con i piedi nelle pantofole, c'è da sbraitare contro l'imperialismo americano e il Nuovo Ordine Mondiale... ma mai e poi mai rinuncerebbero alla Play Station e alle Nike...

E così adesso Chiesa ci riprova con Alternativa, un progetto per una alternativa a... non si capisce bene cosa.

Ha cominciato chiedendo 100 aderenti... dice che ne sono arrivati 200... ma non bastano nemmeno quelli e ora punta a 500...
Visto che la quota di tesseramento è di 25 euro... scommettiamo che cercherà di arrivare a 20.000 tessere (pari a 500.000 euro)?

Ma vediamo alcuni passaggi della lettera con cui Chiesa tenta di convincere i polli a tesserarsi:

Cari amici, il primo obiettivo che ci eravamo dati, con la mia lettera-manifesto dello scorso gennaio, è stato ampiamente superato. Gli aderenti ad Alternativa sono già più di 200.

Più di 200... e se ne compiace. E pensare che per Zero era arrivato a 440...

... Ma senza una adeguata struttura organizzativa, non si può fare molto. Il lavoro volontario è indispensabile, ma richiede una disciplina ferrea, altrimenti diventa casualità e approssimazione.

E che diamine... disciplina ferrea? Per il volontariato?
Immaginiamo Chiesa con stivaloni e frustino... ma orsù, basta un po' di coordinamento.
E' un'associazione volontaria, mica le SS !

... Dunque occorre una squadra. E questa squadra deve essere composta di volontari. Per la semplice e banale ragione che non dispongo di finanziatori, di sponsor occulti o palesi. Non ho avuto e non ho alcun finanziamento pubblico, né privato.

Scusa Chiesa... forse ne non hai adesso, ma per Zero e per Pandora qualche centinaio di gonzi che ti hanno finanziato li avevi pur trovati.
Abbi un po' di rispetto almeno per loro!

... Tentiamo di costruire un collettivo (come si diceva un tempo) che sia composto di persone che sanno anche ascoltare e non solo parlare. So che sono poche, ma secondo la mia esperienza sono le migliori.

Ecco perché i tuoi progetti falliscono, caro Giulietto.
Che poi è anche il motivo per cui le cose in Italia vanno male. Persone che sanno ascoltare... persone che sanno parlare... Per portare avanti un progetto servono innanzitutto persone che sappiano FARE!
Di gente che sa solo parlare e ascoltare ce n'è già troppa, è quando si tratta di lavorare che spariscono tutti!

E poi cos'è questa storia del “collettivo”...? Possibile che ancora pensi ai vecchi tempi del Partito Comunista e della gloriosa URSS?

... Alternativa non è un movimento comunista e nemmeno di sinistra.

Ah no? Ma se parli di “disciplina ferrea”, di “collettivo”... e soprattutto, hai forse bisogno di occhiali nuovi o fai finta di non vedere che nel simbolo della tua Alternativa c'è una bella stella rossa? Collettivo e stella rossa hanno una sola interpretazione, come il logo qui a fianco tratto da un sito di estrema sinistra. A chi credi di darla da bere?

... Noi siamo proprietari del Bene Comune che non vogliono essere depredati. Primo bene pubblico da riconquistare: l’informazione la comunicazione.

Guarda Chiesa, per prima cosa è bene che riconquisti l'italiano (la lingua italiana, intendiamo) o l'indirizzo di un buon oculista. Tra informazione e comunicazione, lì, ci va una virgola, un punto e virgola, meglio ancora una congiunzione.
E “primo bene pubblico” va messo al plurale, visto che poi i beni sono due: informazione e comunicazione.

... Sappiate che non potrò fare niente senza di voi.

Lo sappiamo, lo sappiamo.

Apposta noi di Perle ti seguiremo sempre, puoi star tranquillo...

giovedì 7 aprile 2011

Contatta gli alieni con Vinicio De Bortoli

Oggi parliamo di Vinicio De Bortoli, "famosissimo" scienziato e inventore italiano.

Come dite? Non l'avete mai sentito nominare? Nessun problema, noi di Perle siamo qui anche per questo: dare la giusta visibilità a geni incompresi che rischierebbero di giacere nel più completo anonimato.

Dunque, Vinicio De Bortoli è un "creativo culturale".

Che cosa sono i creativi culturali?

Non lo sa nessuno esattamente. Diciamo che quando uno sa fare lo scienziato è uno scienziato.
Quando uno sa fare il filosofo è un filosofo. Quando uno sa fare l'inventore è inventore.

E c'è anche chi zappa la terra, chi fa il medico, chi insegna, chi ripara i motori... insomma c'è un sacco di gente che fa qualcosa di definito nella vita.

Poi c'è gente che non si capisce bene cosa faccia, cosa sia, come campa e quale sia la sua utilità sociale: ecco, quelli sono creativi culturali.

Non c'è mica da ridere, hanno pure un sito Web, per cui se siete disoccupati e non avete voglia né di studiare né di lavorare, iscrivetevi al sito e quando qualcuno vi chiede che fate nella vita rispondete che siete un "creativo culturale" e dategli il biglietto da visita con il link al sito. Farete sicuramente un figurone e probabilmente riuscirete pure a rimorchiare qualcosa.

Ovviamente non vogliamo dire che tutti i creativi culturali siano dei falliti o degli scansafatiche, Dio ce ne scampi! A giudicare dal materiale presente sul sito, però, è gente che si riconosce nella "new age", nelle medicine alternative, nella fusione della propria mente con tutte le creature e gli elementi della Terra... sì, avete capito bene... sono un po' "svitati"...

Ma torniamo a Vinicio De Bortoli e leggiamo la sua pagina personale su Creativi Culturali (link, backup link):

Sono un ricercatore scientifico, titolare di diverse scoperte scientifiche e brevetti, di cui il più importante attualmente è il "decodificatore di onde cerebrali o interfaccia mentale o Brain Computer Interface".

Questa scoperta In questo momento storico è all'attenzione mondiale perchè da essa è stato preso spunto nel film Avatar.

Accidenti. Vinicio ha inventato il Brain Computer Interface (BCI)?
Corriamo a vedere su Wikipedia... voce Brain Computer Interface...

Niente! Di Vinicio non si parla affatto!
Su Wikipedia (quella inglese, corredata di numerosi riferimenti e fonti) si ricostruisce la storia delle ricerche sul BCI, si elencano gli enti e i ricercatori che hanno studiato e messo a punto queste tecnologie... ma dei brevetti di Vinicio non c'è traccia.

Andiamo avanti.

Se volete qualche informazione in più visistate i link sottostanti

link wikipedia :
http://it.wikipedia.org/wiki/Vinicio_De_Bortoli

link Nova100 IL SOLE 24 Ore
http://lastanzadellemeraviglie.nova100.ilsole24ore.com/2010/01/vini...

Certo che vogliamo qualche informazione in più! Corriamo subito a vedere.

Wikipedia:


QUESTA PAGINA E' STATA CANCELLATA

Ehm... forse è meglio guardare l'altro link...

Vi troviamo un articolo (link, backup link) intitolato: "VINICIO DE BORTOLI, come ti controllo un avatar", tratto dal sito del Sole24ore.
In esso, però, si parla del film Avatar e delle ricerche per il controllo cerebrale. Vinicio De Bortoli viene menzionato solo alla fine con queste parole:

Un gioco molto semplice e divertente è stato inventato qualche anno fa, si chiama Mindball ed è una specie di ping-pong a cui si partecipa grazie alla rilevazione dello stato di relax mentale dei giocatori. Un inventore italiano, Vinicio DeBortoli, rivendica la paternità della tecnologia che ne è alla base, certificata da un brevetto.
Comandare un corpo e trasmettergli anche gli stati d'animo è di gran lunga più complesso che rilevare la sola attività celebrale o far muovere una palla in due direzioni, ma entrambe le attività si basano su studi molto importanti.

Per la cronaca Vinicio De Bortoli ha anche una pagina per i fan su Facebook.

In altre parole, il giornalista si è limitato a riferire che Vinicio rivendica la paternità della tecnologia (di un gioco Ping Pong) e che ha una pagina su Facebook...
Una breve ricerca sul Web permette di verificare che Vinicio De Bortoli non ha alcun credito sul gioco Mindball, basato a sua volta sul prototipo Brainball sviluppato in Svezia.

Sarà meglio tornare alla pagina di Vinicio su Creativi Culturali e vedere cos'altro scrive:

Quale è il tuo sogno-visione ?
Un futuro in cui l'umanità avrà la capacità di essere connessa mentalmente con la terra le sue creature e gli altri esseri umani in modo pacifico e armonioso

L'italiano ci pare un po' infelice. L'umanità è un termine che include tutti gli esseri umani, per cui quali sarebbero gli "altri esseri umani" con cui l'umanità dovrebbe connettersi?
Vabbè... andiamo avanti...

... Questo è il mio sogno ...

Ascoltate ciò che ho da dirvi, fate silenzio nella vostra mente turbata dal rumore dei vostri giorni di vita.

Scusa Vinicio, qua se qualcuno ha la mente turbata, forse sei proprio tu.
Comunque, non preoccuparti dei nostri rumori, per di più non ti dobbiamo ascoltare ma al massimo leggere.
Quindi scrivi quello che hai da dire senza fare tanta prosopopea...

Ascoltatemi con la pazienza e la tolleranza di chi ascolta una voce che proviene dalle distanze incommensurabili della creazione.

Sicuramente ti "ascoltiamo" con tanta... tantissima pazienza e tolleranza... ma non ti allargare troppo. Tu non stai scrivendo dalle distanze incommensurabili della creazione (?) ma dall'Italia. Anzi a essere precisi, se abbiamo letto bene il tuo profilo, da Trieste...

Se volete conquistare la pace sociale, la comprensione del perché delle vostra vita, fate silenzio dentro di voi e ascoltate: il rimo del vostro respiro, il battere profondo del vostro cuore; non pensate ad altro e nel silenzio della vostra mente, lasciatevi galleggiare e cullare dall’onda fluttuante dell’campo vitale che vi avvolge e vi unisce a tutte le creature del creato.

Facciamo un patto Vinicio. Noi conquistiamo un po' di pace sociale... tu nel frattempo cerca di prendere qualche lezione di grammatica.
"Delle vostre vita"... "il rimo del vostro respiro"... "onda fluttuante dell'campo vitale"...
Possiamo capire qualche refuso... ma "dell'campo vitale" non lo scriverebbe nemmeno un clandestino appena sbarcato in Italia...

Ed un’onda di amore si propagherà da voi quando incomincerete a sentire la rete delle creature e delle menti che vi attorniano, e si espandono in voi e voi con esse in esse. Sono i vostri fratelli dei mondi vicini e lontani; udrete nel silenzio la loro voce come fosse la vostra voce e saprete ciò che essi sanno, ciò che essi sono, fratelli di uno stesso SOGNO.
Questo e il nuovo paradigma LA TELEPATIA.
Vinicio De Bortoli

Vinicio... ma quale "onda d'amore"... quale "rete delle creature"... quali "fratelli dei mondi vicini e lontani"... quali "fratelli di uno stesso sogno"...
Probabilmente tu hai tutto il tempo di farti delle lunghe dormite e serene pennichelle pomeridiane, durante le quali puoi sognare creature di ogni tipo e fratelli provenienti da Saturno e Plutone... ma la gente normale deve lavorare, e le cose se le deve fare da sè... altro che telepatia...

A proposito... abbiamo visto che su Creativi Culturali c'è questo avviso:


Insomma, per mettere commenti bisogna essere un Creativo Culturale... se no niente commenti.
E poi i complottisti triturano periodicamente gli zebedei a noi per lamentarsi che su Perle non abilitiamo i commenti...

E arriviamo infine al pezzo forte di Vinicio De Bortoli: il sito Messaggi Alieni, dal quale il nostro visionario promuove il suo libro elettronico Il Segreto Del Contatto:



Addirittura il libro promette di spiegare come fare per avere un contatto alieno...

Pensate un po'... c'è gente (NASA, ESA ecc...) che ha speso miliardi di dollari per cercare forme di vita extra-terrestri... Che imbecilli. Sarebbe bastato spendere pochi spiccioli per fare una telefonata a Vinicio...

Prima di chiudere questa Perla, un'ultima curiosità.

Nel suo profilo Facebook il buon Vinicio afferma:

Il 1984 è lo stesso anno in cui Vinicio De Bortoli scopre e brevetta insieme all'ingegnere Ugo Licinio la prima interfaccia neurale per la decodifica delle onde cerebrali, dal principio da loro scoperto venne poi creato il Mindball, un gioco da tavolo che vede due persone confrontarsi usando le onde cerebrali.

Invece, nel sito Messaggi Alieni, afferma:

Fino a qualche tempo fa tutti (incluso tu) credevano che gli Alieni non esistessero, ma poi Vinicio de Bortoli e il Prof. Ugo Licinio due scienziati umani hanno avuto un contatto alieno, hanno ricevuto da loro tecnologia per far evolvere l'umanità, e l'hanno brevettata e dimostrato che i principi da loro ricevuti funzionano, un esempio il sistema di decodifica delle onde cerebrali !
(…)
Nel 1984, dopo aver ricevuto dei messaggi alieni dalla federazione dei Vam, e fatto delle ricerche ho brevettato insieme al mio amico e collega Prof.Ugo Licinio la prima interfaccia neurale sul pianeta chiamata anche Brain Computer Interface.
E' un sistema di decodifica delle onde cerebrali che permette di utilizare un computer senza usare il mouse.
ORA, mentre stai leggendo, la tecnologia aliena brevettata nel 1984 è utilizzata da diverse società commerciali nel mondo, per pilotare con la mente dei VideoGames.

Insomma, da una parte dice di aver scoperto questa tecnologia... dall'altra parte dice di averla ricevuta dagli alieni... per la precisione dalla federazione dei Vam...

Vinicio... fattene una ragione: non c'è nessuna federazione dei Vam, non c'è nessun alieno che ti manda messaggi con scoperte sensazionali... e accetta un consiglio: tieniti lontano dagli apparecchi che giocano con le onde cerebrali, 'ché le tue già sono fin troppo incasinate...


Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è possibile che tu stia leggendo una riproduzione non autorizzata e i contenuti potrebbero differire da quelli originali.