mercoledì 20 agosto 2008

Se lo dice Straker...

Ci viene segnalata una nuova Perla di Straker, quell'essere perennemente a caccia di scie chimiche che - per una strana combinazione del destino - sembrano concentrarsi tutte esattamente sulla sua testa.

In giro si dice che una di queste scie era così bassa che gli è entrata persino nel cranio, attraverso l'orecchio.

Non risulta però aver fatto danni: pare infatti che sia uscita dall'altro orecchio senza incontrare ostacoli sul suo cammino.
Ma questo è gossip e noi, come di consueto, ci concentriamo solo sui fatti.

E allora vediamo cos'altro ha combinato.

Il 6 agosto scorso pubblica sul suo sito Tanker-Enemy uno dei suoi classici articoli allucinogeni, in preda a quel tipo di ispirazione che sovviene dopo aver bevuto una damigiana di vino al metanolo, intitolato "La riscrittura orwelliana della storia".

Secondo Straker, le fotografie che mostrano aerei della seconda guerra mondiale che segnano il cielo con normali scie di condensazione sono tutte false: prima del 1990/1995, sostiene, le scie di condensazione non esistevano e non erano citate in letteratura:

"Non esiste, infatti, alcuna enciclopedia cartacea o testo cartaceo di un certo spessore (per i non addetti ai lavori - vedi lo studio Applemann del 1953), pubblicati sino a tutto il 1990 dello scorso secolo, che citi le scie di condensazione".

L'affermazione di Straker è di quelle che consiglierebbero un ricovero immediato in una clinica psichiatrica con relativo intenso TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio).
Lo studio di Appleman, infatti, comprende addirittura una serie di tavole che servono per calcolare la possibilità di formazione di scie di condensazione.


Sorge spontanea una domanda: se Appleman parlava di scie di condensazione già nel 1953, e visto che Straker cita Appleman e i suoi studi del 1953... come fa il nostro eroe a dire - per giunta nella stessa frase!!! - che prima del 1990/1995 nessun testo cartaceo parlava di scie di condensazione???

E' un mistero che solo Straker può svelare... chissà, magari dopo aver ingollato un'altra damigiana di metanolo.

Sovvengono anche seri dubbi sulla capacità di Straker di consultare direttamente la bibliografia tecnica in materia.
Non riesce a scrivere correttamente nemmeno il nome di Appleman (si scrive con una "enne", non due)!

Ma la Perla non finisce qui.

Nei commenti al suo "brillante" articolo, Straker se la prende con il sito Contrail-Science, un sito che analizza alcuni aspetti della formazione di scie di condensazione.

Grazie a un altro dei suoi lampi di genio al metanolo fa il who-is del sito.
Ed ecco cosa scopre:


"E' inoltre interessante notare che dai dati Whois sul sito contrailscience.com non si riesca a ricavare l'intestatario del dominio (come persona fisica), nascosto debitamente da proxy."

Ebbene, i nostri lettori (sempre più bravi a scovare Perle) hanno consultato il who-is per il sito di Straker, Tanker-Enemy.
Indovinate che esce fuori?


Anche il sito Tanker-Enemy è nascosto con Proxy!!!

Povero Straker, non riesce a infilarne una giusta. Adesso sta racimolando soldi con una colletta per acquistare un telemetro laser da puntare contro gli aerei in volo.
Speriamo che il foglietto di istruzioni sia sufficientemente chiaro per lui, altrimenti c'è il rischio che possa accidentalmente telemetrarsi la faccia...

Nell'occasione, segnaliamo il sito Contrail-Science, che con buona pace degli sciachimisti contiene una bella sfilza di foto e dati che smentiscono inesorabilmente le loro idiozie.

Ringraziamo per le precise segnalazioni: Davide "Megapedro" e Marianna85.