lunedì 16 giugno 2008

Sigmatau: come prima, peggio di prima...

Qualcuno talvolta ci contesta che trattiamo i complottisti come gente senza cervello.

Non è così. Alcune fonti ritengono che il cervello ce l'abbiano anche loro.
E' piuttosto un problema di comunicazione tra i neuroni.

L'immagine qui accanto mostra il percorso più breve che un impulso neuronico compie per raggiungere il neurone adiacente, nel sistema nervoso di un complottista, e spiega la ragione per cui queste persone riescono a proporre le teorie più bislacche e contorte e a riscuotere concreto interesse da parte di altre persone con lo stesso problema.

Un esempio pratico e attuale del funzionamento di questo meccanismo neuronale ci è fornito dal recente articolo "Voli della Morte Parte Seconda", scritto dal noto Sigmatau e pubblicato con onore da Massimo Mazzucco nella "home page" di Luogocomune.

Della Parte Prima avevamo già parlato qui. Dopo alcuni mesi di elaborazione neuronale è giunto il secondo capitolo della saga.
Ci auguriamo che ce ne sia anche un terzo, per non deludere la comunità psichiatrica che sta seguendo questo fenomeno.

Giusto per inquadrare il soggetto, Sigmatau (nick di Carlo Sabatini) ha sostenuto nel tempo che gli aerei di linea non possono cambiare destinazione se il computer di bordo non viene tele-programmato da terra (prima parte dei "voli della morte"), che il World Trade Center è stato distrutto da ordigni nucleari (link), che le migliaia di foto e video che documentano gli attacchi sono fasulli (link) e altre simili amenità, argomentate con lunghi e macchinosi ragionamenti intrisi di formule matematiche (spesso di sua invenzione).

Ovviamente nel sito-manicomio di Mazzucco tutte queste buffonate valgono credito, così che il regista ha deciso di premiarlo con la "prima pagina".

In questa "seconda parte" dei suoi "voli della morte" (lo shot è in fondo a questa Perla), Sigmatau sostiene che le rotte scelte dai dirottatori dei voli AA11 e UA175 - che si sono schiantati, rispettivamente, contro la Torre Nord e la Torre Sud - sono illogiche, a meno che i velivoli non fossero guidati da un sistema strumentale situato nell'Edificio 7, che sarebbe poi stato demolito per nascondere le prove del misfatto.

Aspettate a ridere... il bello deve ancora venire.

Allora, Sigmatau scrive:

"E’ evidente anche a chi di ‘strategia’ non capisce un fico secco che per massimizzare la probabilità di riuscita dell’impresa [vale a dire colpire con due aerei di linea entrambe le Towers…] è necessario ridurre al minimo i tempi a disposizione della difesa per neutralizzare l’attacco o quanto meno limitarne i danni. Nel caso specifico una scelta ‘ovvia’ volta a questo fine sembrerebbe quella di fare in modo che gli aerei arrivino sui rispettivi bersagli in tempi il più possibile ravvicinati tra loro. Alla luce di ciò pertanto all’aereo che partiva per primo [cioè il Flight 11…] avrebbe dovuto essere assegnato il bersaglio che comportava la rotta più lunga [cioè la ‘Torre sud’…] e viceversa. Di fatto è stata fatta però la scelta opposta e questa non è che la prima di tante ‘anomalie’ che in qualche modo devono essere spiegate."

Un ragionamento sopraffino.
Quindi, dice Sigmatau, per abbreviare i tempi, AA11 doveva colpire la Torre Sud e non la Torre Nord. E UA175 doveva colpire la Torre Nord, e non la Torre Sud.

Ora... come possiamo apprezzare in questa mappa


la distanza tra la Torre Nord (WTC 1) e la Torre Sud (WTC 2) è di ben 100 metri... che alla media di 800 km/h a cui volavano i due aerei fa la bellezza di mezzo secondo di differenza!

Eh sì... ha ragione Sigmatau, quel mezzo secondo poteva cambiare tutto: era giusto il tempo che serviva a Superman per intercettare gli aerei...

Ma che sta dicendo? Gli aerei dovevano invertirsi i bersagli? E che sarebbe cambiato? Semplicemente, oggi avremmo che UA175 ha impattato per primo e AA11 per secondo.
Ma quello era un attentato terroristico, non "Giochi senza frontiere"!

Non contento, continua:

"Altra evidente ‘stranezza’ è data dal fatto che, a partire dagli istanti dei rispettivi dirottamenti, nessuno dei due aerei, né il Flight 11 né il Flight 175, ha seguito il percorso più breve e diretto per raggiungere il proprio obiettivo, concedendo così [in teoria…] tempo prezioso all’organizzazione di difesa di intervenire."

Oh bella... ma se la teoria di Sigmatau è quella che gli aerei sarebbero stati teleguidati da terra, proprio il fatto che il percorso non è stato una linea retta dimostra quanto sia sballata la sua teoria!

Dimostra invece che i dirottatori hanno preso il comando degli aerei, hanno virato in direzione di New York e hanno corretto con maggior precisione la rotta man mano che si avvicinavano all'obiettivo e prendevano confidenza con i comandi e i sistemi di bordo.

Esattamente quello che ci si aspetta da un dirottatore che ha appena preso i comandi e vuole puntare contro un obiettivo che non fa certo parte della rotta originariamente programmata dal pilota.

Pensate se invece la rotta fosse stata una linea retta: di certo Sigmatau avrebbe detto che quella era la prova che l'aereo era telecomandato!

E' davvero patetico come Sigmatau riesca a piegare alle proprie tesi qualsiasi cosa, anche ciò che le smentisce clamorosamente!

(Per approfondire: Rotta del Volo AA11; Rotta del Volo UA175.)

Ma l'argomentazione più buffa di Sigmatau è un'altra. Sigmatau, infatti, sostiene che i dirottatori del volo AA11 scelsero di avvicinarsi al WTC da una direzione che impediva loro di distinguere bene le Twin Towers, e a riprova mostra questa foto


commentando:

"[...] mostra Manhattan vista approssimativamente da nord-est, ossia la direzione dalla quale è arrivato il Flight 11. Questa deve essere stata uno delle ultime cose viste dal 'terrorista islamico' alla guida dell'aereo ... la mattina dell'11 settembre. Supponete di essere voi alla guida, di volare a circa 700 km l'ora e di dover puntare alla 'Torre Nord' del World Trade Center dove tra pochi secondi vi schianterete. Siete certi di essere in grado di identificare con sicurezza il vostro bersaglio?..."

E poi spiega:

" [...] se avesse seguito la rotta più breve e fosse arrivato su Manhattan provenendo da nord-ovest il ‘pilota terrorista’ avrebbe potuto identificare in modo agevole ‘a vista’ il suo obiettivo, come si può desumere dalla bella foto che qui vedete…"



Scusate, questo Sigmatau, da quale cappello di prestigiatore è uscito?
Ma veramente crede di avere a che fare con una massa di idioti?
Evidentemente sì... visto che scrive su Luogocomune...

Ma che accidenti di foto è la prima? Sembra che sia stata immersa nella candeggina per un mese e poi schiacciata da un treno espresso prima di essere postata!!!
Grazie al piffero che in quella foto non si vede un accidenti di nulla!!!
Persino le macchine fotografiche che si trovano nelle buste di patatine fanno fotografie migliori!!!

Sigmatau... questo è ciò che hanno visto i dirottatori dell' AA11 dalla direzione da cui provenivano:


Che dici, le riconoscevano le Twin Towers?

Ovviamente, Mazzucco non si è mica accorto del patetico raggiro fotografico dell'ancor più patetico Sigmatau.
Figuriamoci se lui, che non riesce a distinguere la scritta Shon dalla scritta NASA, può mai rendersi conto che la foto di Sigmatau è una pessima e ridicola pagliacciata!

Stendiamo un velo pietoso, anzi perloso, su quest'ultima impresa di Sigmatau che dimostra la pochezza del personaggio e del sito Luogocomune che gli concede "l'onore" della prima pagina.

Gli shot tratti dall'articolo:



Si ringrazia Niccolò C. per la segnalazione.


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