venerdì 28 settembre 2007

Sertes e l'Affidabilità

E' di nuovo con noi il complottista Sertes, ancora una volta per merito di un delirante post relativo alle altrettanto deliranti affermazioni dei complottisti di "Architetti e Ingegneri per la verità sull'11 settembre", apparso sul solito Luogocomune.

Questo sito si spaccia per un gruppo di architetti e ingegneri che sostengono la teoria della demolizione controllata a mezzo di esplosivi delle Twin Towers e del WTC-Sette e qualche tempo fa il buon Paolo Attivissimo, giornalista antibufala, decise di verificare le credenziali del sito.

Lo fece in un modo semplicissimo: si iscrisse al sito sotto falso nome spacciandosi per un professionista del settore. Nessuno verificò le sue credenziali e Attivissimo scoprì così l'ennesima bufala.

Adesso Sertes, in questo freschissimo post (27 settembre 2007), scrive:

"Mi raccomando però, usate nome e cognome reali: vi ricordo che il giornalista Paolo Attivissimo ha recentemente tentato di infiltrarsi nel sito sotto falso nome (Massimo Dell'Affidabilità) e millantando qualifiche che non ha, ed è stato subito scoperto e cacciato.

Riccardo Pizzirani - Sertes"

Ma scusi signor Sertes, si rende conto di cosa ha scritto?

Attivissimo è stato subito scoperto e cacciato? Ma ha visto con che nome si è iscritto? "Massimo Dell'Affidabilità". In un sito di ingegneri complottisti! Avrebbero dovuto individuarlo all'istante, altro che subito!

Ma la Perla non finisce qui.

Infatti il giornalista Paolo Attivissimo, per l'occasione Massimo Dell'Affidabilità, non solo non è stato scoperto, ma è stato iscritto, registrato e inserito nell'elenco degli "esperti" del sito (come potete vedere nello screenshot qui a sinistra).

Eccolo lì, nello shot a fianco, l'Ingegnere Strutturale Massimo Dell'Affidabilità, Specialista Strutturale.

Altro che "subito scoperto e cacciato", l'hanno messo sulla loro pagina in Internet! Con quel nome!

E se non fosse stato proprio Attivissimo a svelare la bufala, in questo suo articolo, con tutta probabilità sarebbe ancora lì.

Complimenti ad Attivissimo, che ha dimostrato le sue qualità di cacciatore di bufale, e complimenti a Sertes, che ci ha regalato questa splendida Perla!!!

martedì 25 settembre 2007

Anarchia


Un vero articolo da delirio quello pubblicato da Paxtibi nella sezione news di Luogocomune, il 20 settembre 2007.

Parte da una tenebrosa citazione di Dostoevski:

"I demòni sono usciti dall'uomo russo e sono entrati nel branco dei porci, e cioè nei Necàev, nei Serno-Solov'ëvic e così via. Quelli sono affogati, o affogheranno senza dubbio, e l'uomo ormai guarito, da cui sono usciti i demòni, siede ai piedi di Gesù"

e continua con riferimenti a Goebbels e a Hobbes per portare il suo attacco all'entità "Stato" per concludere:

"... il confronto tra potere e anarchia non è un problema politico. È un problema biologico. È in gioco la sopravvivenza..."

Un Paxtibi anarchico, quindi?

Il dubbio ce lo toglie lui stesso, nelle risposte ai commenti dei lettori:

"Intanto non siamo nati senza leggi, ma con la legge naturale ben incisa nel nostro DNA, come tutti gli altri esseri viventi. Questa legge – per la nostra stessa sopravvivenza – ci impone la collaborazione, ed essendo naturale è l'unica imposizione accettabile".

"Se per democrazia intendi il potere al popolo, sono d'accordo con te, ma non ha niente a che vedere con il sistema attuale: qui il potere ce l'hanno in pochi, tutti gli altri zitti e obbedire.Dare il potere al popolo è un concetto che può avere un senso solo se il potere è distribuito in egual maniera tra tutti: l'unico sistema che rende questo possibile è un sistema anarchico".

"... per quale fottuto motivo dovremmo continuare a mantenere un branco di parassiti succhiasangue? Se tanto il mondo è duro, la vita ingiusta, il futuro incerto, almeno risparmiamoci lo spettacolo della cosca cocainomane che s'ingozza a nostre spese!"

"In pratica hai affermato che tra monarchia e democrazia non c'è differenza se non superficialmente, e che siamo schiavi come allora.Il che, ovviamente, non inficia la logica del mio ragionamento secondo cui il potere in entrambi i casi è illegittimo e, soprattutto, si basa su dogmi indimostrabili, proprio come una religione."

"... la gente non trae alcun vantaggio dal sistema di potere; possiamo tranquillamente aggiungere che ne riceve un notevole danno, visto che metà del nostro tempo lavorativo lo regaliamo alla casta regnante.Se in base a queste conclusioni tu pensi che dobbiamo rassegnarci alla situazione, va benissimo, ma io la penso diversamente. Mica per altro, ma quello che ci aspetta rassegnandoci non è affatto simpatico".

Non sembra che a Massimo Mazzucco, titolare del sito, la cosa dispiaccia.
In un commento, spiega:

"A questo punto, direi che la domanda fondamentale è questa: secondo voi l'uomo è mutato, anche se di pochissimo, nel corso della civiltà, o la sua natura rimane identica a sè stessa, nonostante i vari strati culturali si vadano sovrapponendo nei secoli?Perchè se muta, anche di pochissimo, allora quello di Paxtibi è soltanto un futuro molto lontano, ma se non muta nemmeno di quel poco....."

Interviene anche Ashoka, con una dotta citazione di Aristotele il cui concetto di base è:

"Comandare ed essere comandato non solo sono tra le cose necessarie, ma anzi tra le giovevoli, e certi esseri , subito dalla nascita, sono distinti, parte a essere comandati, parte a comandare..."

Paxtibi allora vuole l'anarchia totale? Leggiamo:

"Per quanto riguarda l'alternativa, mi sembra che ci sia poco da discutere, ho già detto qual è: una società senza imposizioni. Che non impedisce certo ai suoi componenti di associarsi, ad esempio, per formare un fondo previdenziale. O di destinare la parte del loro guadagno che reputano sufficiente alla sicurezza. O di associarsi in comuni autosufficienti".

"Se lo stato è un male, eliminandolo non si può che migliorare.Per il resto, non sono un indovino, le conclusioni a cui posso arrivare sono le stesse a cui puoi arrivare tu. Ma sinceramente, non vedo perché dovremmo aspettarci qualcosa di peggio dello stato, visto che abbiamo concluso che dallo stato la gente non ottiene niente di buono, e ne subisce di cotte e di crude, dalle missioni di pace alle pensioni dei politici alle manganellate in faccia.Cosa potrebbe succedere di così brutto, eliminandolo?"

"Non è che dall'oggi al domani uno cancella lo stato, è ovviamente un processo lungo.Ma se la direzione è quella giusta non mi sembra un'obiezione valida la lunghezza o la difficoltà del percorso: la strada dello stato è breve e in discesa, ma conduce al baratro".

Music-Band non ci sta:

"Non credo che l'anarchia sia attuabile senza una contemporanea "consapevolezza" e un alto grado di valori morali degli individui"

"Ma qui si tratta di essere realisti. L'unico modo per far finire questa situazione sarebbe un patatrac, (che a mio avviso non sembra poi così lontano) e in quel caso si avrebbe il caos da cui poi nascerebbero nuove forme di dittatura".

e Florizel lo bacchetta:

"Scusa, music-band, tu che problema intravedi nell'alternativa proposta?Cioè, nel sottrarsi ad un'oligarchia che a livello planetario stabilisce come, quanto, dove, e se debbano vivere milioni di individui?L'alternativa potrebbe essere peggiore, chiedi.Io non vedo nulla di peggiore in un sistema che non solo sta palesemente mandando in rovina popoli e territori, ma che impedisce anche la benchè minima autodifesa, sostituendosi invasivamente alla capacità decisionale dei singoli e delle moltitudini."

Pausania esprime un concetto secco:

"PS: lo Stato siamo noi."

Abbiamo riportato le citazioni in ordine non rigorosamente cronologico, al solo scopo di evidenziare i concetti espressi dai loro autori.

Chi è anarchico e chi no? Decidetelo voi, la discussione prosegue mentre scriviamo, la trovate qui.

Questo post non partecipa al premio Perlone 2007.


Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è possibile che tu stia leggendo una riproduzione non autorizzata e i contenuti potrebbero differire da quelli originali.

sabato 15 settembre 2007

La logica di Sertes - II

Avevamo già parlato di Sertes e della sua "logica" che possiamo "stimare" andando a leggere questa pagina.

Ci giunge ora la segnalazione di un'altra serie di perle "logiche" che probabilmente gli faranno scalare varie posizioni tra gli aspiranti al titolo di "Perlone 2007".

La fonte è ancora una volta il forum della rivista FOCUS, in particolare questa discussione: "Gli Stati Uniti sapevano tutto" (il titolo è già un programma).

Vediamo le Perle.

Sertes chiede:

(Lo shot a fianco è stato realizzato tagliando la parte centrale del post, troppo lungo per entrare nelle dimensioni dell'immagine. Abbiamo copia dell'intera discussione.)

"Nel sito degli Architects and Engineers for 9/11 truth sono elencati i 16 elementi in comune tra il "crollo" telle twin towers e le demolizioni controllate, e viene mostrato come contemporaneamente non si riscontra nessuno degli elementi di un crollo gravitazionale.

[...] Questo lo dicono 168 architetti ed ingenieri delle costruzioni, tutti professionisti

[...] Come mai nei tre "crolli" sono stati riscontrati più di dieci elementi in comune con le demolizioni controllate e nessun elemento in comune con i crolli gravitazionali?"

Gli replica John del sito Crono911:

"Magari questi 168 signori, dall'alto delle loro qualifiche professionali, possono provare a stendere un trattato o un'analisi scientificamente strutturata delle loro affermazioni, e sottoporla agli organi scientifici competenti, così come fa qualsiasi scienziato quando elabora una teoria o fa una scoperta. Avranno pur fatto una tesi all'università, sapranno come si mettono insieme due o trecento pagine di relazione tecnica. Che lo facciano, anzichè aprire la bocca a vanvera".

La domanda è imbarazzante, la risposta di Sertes... disarmante:

"Se facessero una relazione tecnica sarebbe difficile per chi non ha qualifiche ingenieristiche, come me e te, capire la portata delle loro scoperte".

Ma che cavolo dice Sertes? Se hanno fatto una scoperta, possono benissimo pubblicare una relazione scientifica ad uso degli esperti assieme a una spiegazione "terra terra" per i profani!

Questi 168 esperti non hanno niente da scrivere, questa è la verità!

Dopo questo scivolone, Sertes non si arrende (anche perché probabilmente non ha capito cosa gli sta accadendo nè il senso di quello che dice) e ne spara un'altra.
Quando gli viene fatto notare che le dichiarazioni di Khalid Sheikh Mohammed (KSM), organizzatore degli attentati dell'11 settembre, sono state fatte quando era un uomo libero, al giornalista arabo Yousri Fouda, Sertes non trova di meglio che ribattere:

"Le dichiarazioni di KSM non sono valide perchè sotto tortura..."

Ma quale tortura? Quelle dichiarazioni sono state rese quando era ancora libero e del tutto spontaneamente. Addirittura fu KSM a organizzare l'intervista e a convocare il giornalista!

Non contento, Sertes spara la sua "logica" illuminante:

"Durante questa fantomatica intervista Yousri Fouda sostiene che KSM si sarebbe assunto la paternità degli attacchi, ma senza parlare nè di esplosivi nè cutting charges. Ovvero secondo Yousri Fouda KSM avrebbe assunto la paternità degli attacchi così come li descrive la versione ufficiale, con i soli aerei".

Questa è una Perla da incorniciare. Sertes sostiene che le Twin Towers sono state demolite con esplosivi, e quando gli si fa notare che l'organizzatore degli attacchi li ha rivendicati in piena libertà, lui dice che quelle dichiarazioni non sono valide perché non parlano di esplosivi.

La logica di Sertes è un vero e proprio corto-circuito mentale. La dimostrazione che le Twin Towers sono state demolite con esplosivi, poggia quindi nel fatto che non ci sono dichiarazioni attendibili che smentiscano la teoria, perché tutte le dichiarazioni che non parlano di esplosivi, sono inattendibili perché non ne parlano. La dimostrazione logica è servita.

P.S.: Saremmo curiosi di capire, nella logica di Sertes, perché mai KSM dovrebbe essere stato torturato per dire ciò che aveva già detto quando era un uomo libero e come facevano KSM e Fouda a copiare la verità ufficiale, quando il rapporto ufficiale sui fatti dell'11 settembre è stato pubblicato nel 2004, mentre l'intervista è del 2002...