giovedì 11 ottobre 2012

Marco Ruggiero e l'AIDS: atto secondo

Qualche tempo fa vi abbiamo parlato del professor Marco Ruggiero, convinto sostenitore della teoria che il retrovirus HIV non provochi l'AIDS, motivo per cui l'Università di Firenze aveva deciso di verificare il contenuto dei suoi corsi di insegnamento e il suo ruolo nella vicenda dello yogurt (arricchito al GcMaf) proposto come medicinale capace di sconfiggere la malattia.

Intanto che l'indagine interna, voluta dal rettore Alberto Tesi, andava avanti, il prof. Ruggiero si è dimostrato piuttosto prolifico nel rilasciare interviste in cui ha cominciato ad ammorbidire le sue posizioni fin quasi ad "abiurare" quanto aveva precedentemente sostenuto a proposito di HIV e AIDS.

Nell'articolo Aids, l'inchiesta sul prof. (backup), pubblicato sulla Nazione il 24 marzo, l'insigne Ruggiero ha basato sostanzialmente la sua difesa sull'anonimato degli autori della lettera di denuncia di Hivforum, dalla quale è partita l'indagine dell'Università:

La lettera, dal contenuto diffamatorio nei miei confronti, è anonima.

E con questo? Una lettera anonima non ha valore probatorio, ma può servire a far avviare un'inchiesta ed è quest'ultima a stabilire se i fatti denunciati corrispondono al vero.
Del resto, anche se quella lettera fosse stata firmata Mario Rossi, sarebbe stata comunque necessaria un'inchiesta per accertare i fatti.
Non bastano nome e cognome a rendere affidabile un'affermazione, basti pensare alle innumerevoli corbellerie sfornate dai noti Giulietto Chiesa, Massimo Mazzucco, Rosario Marcianò...

Ed ecco un'altra intervista rilasciata all'Ansa e ripresa da Gonews (backup) il 17 aprile 2012 (grassetti nostri) :

"Sono al corrente che l'ateneo ha avviato un'indagine conoscitiva sulla mia attività, ma, al momento non sono stato né sentito dai suoi componenti, né informato del suo esito. In ogni caso, almeno finora, nessuno ha limitato le mie prerogative, né di insegnamento né di ricerca".
Lo ha detto Marco Ruggiero, docente di biologia molecolare nella facoltà di Scienze dell'università di Firenze, nei confronti del quale è stata aperta un'inchiesta interna per le posizioni 'revisionistiche' sul legame tra virus Hiv e Aids che Ruggiero avrebbe sostenuto di fronte ai suoi allievi. Del caso, aperto da tempo, sono oggi tornati a parlare alcuni quotidiani locali perché l'indagine conoscitiva, sollecitata ai vertici accademici fiorentini, tra gli altri, anche da lettere del direttore dell'istituto farmacologico Mario Negri Silvio Garattini e del gruppo di discussione online hiv forum.info, si é in questi giorni conclusa.
"Ovviamente nego ogni addebito che possa emergere - spiega Ruggiero - anche perché non ho mai insegnato nulla di irregolare ai miei allievi".
Quanto alle sue convinzioni "revisioniste" in materia di Aids, il professore spiega di ritenere che "l'Hiv non può essere ritenuto, da solo, causa necessaria e sufficiente a scatenare l'Aids: perché ciò accada, devono entrare in gioco altri co-fattori", dice. Aggiungendo subito che questa non è una idea sua ma "dello stesso scopritore dell'Aids e premio Nobel per la medicina nel 2008, Luc Montagnier, e di un altro premio Nobel, in questo caso per la chimica, Kary Banks Mullis: io non ho inventato nulla al riguardo, condivido solo questa posizione".
Se le sue attività e convinzioni sono da tempo nel mirino di molti, Ruggiero però spiega anche di avere "molti sostenitori": "la petizione di solidarietà nei miei confronti che è recentemente stata attivata su internet veleggia verso le 500 sottoscrizioni - dice - ed ogni settimana ricevo molte lettere di supporto, dall'Italia e non solo".

Ohi, la petizione di solidarietà... 500 sottoscrizioni non sono poi un gran numero, considerato che sul Web ci sono decine di migliaia di cogl... idioti che credono a tonnellate di corbellerie complottiste, compresa quella che l'AIDS non esiste.
Curioso, poi, che Ruggiero neghi ogni addebito, compresi quelli che dovessero emergere! Se emergono, caro Ruggiero, hai voglia a negare...
Comunque, Ruggiero è libero di credere a ciò che vuole, compresi gli asini volanti, ma quando si tratta di insegnare, la faccenda cambia. La libertà di insegnamento non include quella di insegnare corbellerie né di favorire il consumo di yogurt arricchito con qualche additivo.

Tra l'altro, Ruggiero si lamentava che i suoi detrattori fossero anonimi, ecco invece che spuntano un nome e cognome, e non sono nemmeno di uno qualunque: si tratta infatti di Silvio Garattini, direttore dell'istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri.

Se Ruggiero è a dir poco ambiguo (prima nega ogni addebito, poi però conferma di sostenere la teoria contestata), c'è chi fa peggio, come il giornalista Fabio Dalmasso, che l'11 aprile 2012, sul quotidiano indipendente Lettera43, ha scritto l'articolo  «Aids, l'Hiv non c'entra» - Firenze: il biologo Ruggiero nega il legame virus-sindrome (backup): 

A sostenerlo non è un pazzo visionario, ma il professor Marco Ruggiero, docente di biologia molecolare presso l’Università di Firenze. Per lui, il vero responsabile dell'Aids non è l'Hiv. Ma a causare la morte dei pazienti affetti da sindrome da immunodeficienza acquisita sarebbero i farmaci antiretrovirali che vengono usati per curarlo. Che potrebbero essere sostituiti con uno yogurt contenente la proteina Gc-Maf, capace da solo di combattere la malattia.

Ebbene, solamente una decina di giorni dopo, nell'intervista Aids, niente yogurt magico - Il biologo Ruggiero: «Mai detto che si può curare così» (backup), il 20 aprile 2012, Dalmasso ha scritto:

Non ha mai messo in dubbio l’associazione tra Hiv e Aids e né annunciato l'esistenza di uno yogurt in grado di curare la sindrome.

Avete capito bene. L'11 aprile Dalmasso scriveva che secondo Ruggiero l'HIV non provoca l'AIDS e che i farmaci antiretrovirali possono essere sostituiti dal super-yogurt... e neanche dieci giorni dopo, il 20 aprile, scriveva esattamente il contrario.
Complimenti...

Ma leggiamo un po' "la versione dei fatti" del prof Ruggiero:

Non ho mai messo in dubbio, né sarebbe possibile farlo, un’associazione tra infezione da Hiv e immunodeficienza. I dubbi esistono solo sul ruolo esatto di Hiv nella patogenesi dell’Aids, quindi nel rapporto causa-effetto.

Chiaro quel che dice, no?
Non ha mai messo in dubbio l'associazione HIV/AIDS.
Peccato per lui, però, che l'aveva detto nel suo illuminante intervento del video complottista La Scienza del Panico che riproponiamo a beneficio degli smemorati:


"[0:23:14] A rigor di logica, un farmaco che non aumenta la sopravvivenza, ma ha degli effetti collaterali che sono gli stessi dell'AIDS a mio parere è la causa dell'AIDS, o perlomeno di un certo numero di AIDS."

"[0:55:38] Sono convinto che la causa dell'AIDS sia essenzialmente chimica in Europa... nel mondo Occidentale, e invece legata a cause appunto come mancanza di acqua potabile e... malnutrizione in Africa, o nei paesi in via di sviluppo, se così li vogliamo definire."

Ancora peccato, per lui, che il 15 maggio 2009, durante la "Primavera di scienza di Vaiano" (screenshot), conferenza organizzata dal Gruppo di Lettura – Associazione Eccetera di Vaiano e patrocinata dal Comune di Vaiano e dalla Biblioteca "Franco Basaglia", Ruggiero presentò le teorie revisioniste ai ragazzi al punto da far crollare le loro certezze (backup) nelle evidenze scientifiche ormai assodate.

E sarà certo un caso che nel corso degli anni sono state presentate tesi negazioniste sull'AIDS dagli studenti di Ruggiero.

Con che coraggio Marco Ruggiero afferma di non aver mai messo in dubbio l'associazione fra HIV e AIDS?

Sta di fatto che l'inchiesta dell'Ateneo fiorentino si è conclusa con una sacrosanta ammonizione (backup) a Ruggiero che d'ora in poi è tenuto a rivedere e concordare il suo programma d’insegnamento con il responsabile del corso di laurea, sottoponendo ad attenta verifica gli argomenti delle tesi degli studenti; il professore è anche ammonito dal «pubblicare o far pubblicare notizie inesatte che coinvolgano l’Ateneo e ne ledano l’immagine, come già avvenuto in passato»; l'episodio è stato segnalato all’Ordine dei Medici.

Insomma, sembra proprio che non sia andata troppo bene per Ruggiero... e che avessero proprio ragione tutti quegli utenti di Hivforum che hanno messo in luce una vicenda così vergognosa.

Speriamo che anche le altre università si adoperino per controllare le esuberanze dei propri professori negazionisti e complottisti, così da non dover più vedere tesi in medicina come quella di Daniele Mandrioli (nuovo delfino di Duesberg) discussa a Bologna, sfacciatamente pubblicizzata e pubblicata su You Tube.

A certa gente bisognerebbe prendere la laurea, buttarla nel gabinetto e tirare lo sciacquone.
E se dovessero lamentarsi, basta rispondergli che non c'è associazione tra lo sciacquone e la loro tesi...


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